Bra – Cuneo - indicazioni pratiche
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Mentre il “progetto di vita” riguarda in generale l'ambito di vita di un disabile, soprattutto per i suoi bisogni sanitari e socioassistenziali, - es. “Progetto domiciliare”, “progetto semiresidenziale”, ecc. il “progetto esistenziale di vita” riguarda le banali faccende quotidiane: i gusti, i desideri, le paure, i sogni...tutte cose queste che danno qualità alla vita.
Questi aspetti della vita di una persona sono conosciuti soltanto da chi le vive insieme o comunque molto vicino ed è giusto quindi dare la possibilità ai genitori/parenti di far conoscere tutto questo. Può avere anche un valore “liberatorio” per dei genitori pensare di avere “affidato” a qualcuno tutte le piccole consuetudini di cui è cosparsa la vita quotidiana. Vuol dire avere fiducia nel futuro, in qualcuno che si farà presente e si assumerà le proprie responsabilità al momento opportuno.
Scrivere con pazienza e diligenza il PEV è il vero e importante modo di affrontare il “Dopo di noi”. Infatti la famiglia potrebbe anche lasciare al figlio disabile ingenti somme di denaro, beni mobili e immobili ingenti, ma non bastano queste cose perchè lui possa continuare a vivere, possibilmente felice.
Perchè si realizzi questo, occorre che chi si prende cura di lui, oltre ai famigliari, lo conosca, sappia tanti particolari della sua vita, del suo modo di esprimersi e del suo modo di relazionarsi con l'esterno. Continuare a circondarlo, per quanto possibile, del suo mondo, mantenere le sue abitudini, rispondere correttamente alle sue esigenze, è la chiave per permettergli di affrontare e anche di “superare”la perdita delle persone a lui care.
Costruire con calma (si tratta di un percorso anche emotivo da vivere, non si tratta della semplice compilazione di un questionario) e scrivere il PEV è un grande atto di amore!
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Si può fare così:
Prima parte ANAGRAFICA
documenti di identità, tessera sanitaria, tessera trasporto, scheda elettorale, esenzione ticket, verbale inv. civile, verbale handicap, nomina tutore o amministratore di sostegno (decreto e verbale giuramento), scuole frequentate, nome e recapito del medico di base e di eventuali specialisti, documenti sanitari (referti, cartelle cliniche, ecc.), indirizzi e recapiti dei parenti e delle persone importanti
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Seconda parte CONTENUTO
la traccia potrebbe essere indicativamente questa:
– interessi (sport, musica, hobby,...)
– desideri
– aspettative
– paure
– abilità nella cura della propria persona
– abilità nella comunicazione
– capacità di lavoro (che tipo? Per quanto tempo?)
– abitudini e gusti nel vestiario
– abitudini e gusti nell'alimentazione
– tempo libero
– relazioni sociali, amicizie
– esigenze spirituali
– giornata tipo
– programmi TV graditi
– persone gradite
– possibili cause di eventuali momenti critici
– rapporto con gli animali domestici
– esperienze di vita particolarmente significative
– periodi vissuti al di fuori della famiglia
– di quali risorse economiche/abitative/relazionali si potrebbe disporre
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Terza parte SOTTOSCRIZIONE
In questa sezione devono esserci le date e le firme di chi ha redatto il PEV (operatori, famigliari...) e i successivi aggiornamenti.
Firma anche del tutore/ads o del tutore/ads già designato dalla famiglia
Firma dell'assistente sociale di riferimento.
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Il PEV dovrebbe essere conservato presso il Servizio Sociale e una copia a casa: questo per rimarcare che, in assenza dei famigliari/caregivers, è l'istituzione pubblica che si deve far carico della sua realizzazione.
“Chi mi protegge è l'Italia”