-  Redazione P&D  -  04/02/2011

LE AZIONI A TUTELA DEL DANNEGGIATO DA CIRCOLAZIONE STRADALE - Collana Fatto&Diritto - Giuffrè 2011

 

INDICE SOMMARIO

IL DANNO RISARCIBILE

Capitolo 1
DANNO E SIGNIFICATIVE PARTIZIONI DEL MEDESIMO
1.1. Il risarcimento del danno nell'ordinamento giuridico positivo.
1.1.1. L'ingiustizia del danno.
1.2. Partizioni significative: danno patrimoniale e danno extra-patrimoniale.
1.2.1. Danno contrattuale e danno extra-contrattuale.
1.2.1.1. Danno contrattuale e danno extra-contrattuale in ambito di circolazione stradale.
1.2.1.2. Convenzionalità delle espressioni “responsabilità contrattuale” e “responsabilità extra- contrattuale”.
1.2.1.3. Il principio della cumulabilità dei due tipi di responsabilità.


Capitolo 2
IL DANNO NON PATRIMONIALE

2.1. La (proposta) tripartizione del danno non patrimoniale.
2.2. La pretesa impossibilità di individuare sottocategorie del danno non patrimoniale.
2.2.1. L'ostracismo alla locuzione “danno esistenziale”.
2.2.2. Il mancato approfondimento della voce “danno morale”.
2.2.3. I principi costituzionali di solidarietà e tolleranza.
2.2.3.1. Le sentenze che riconoscono la risarcibilità del danno esistenziale tale definendolo.
2.2.3.1.1. Le sentenze che riconoscono la risarcibilità del danno esistenziale senza definirlo tale.
2.2.3.2. L'adeguamento delle tabelle del danno biologico alla luce del danno morale (sofferenze non sfocianti in patologia).
2.2.3.3. Risarcibilità del danno non patrimoniale in ambito contrattuale.
2.2.3.4. L'integralità del risarcimento del danno alla persona.
2.2.3.5. Il danno non patrimoniale è indipendentemente dalla cittadinanza del leso.
2.2.3.6. E'sufficiente che il fatto illecito sia astrattamente preveduto come reato.
2.3. Danno all'integrità fisica e danno all'integrità psichica (c.d. danno psichico).
2.3.1. Il danno (biologico) all'integrità fisica.
2.3.2. La devianza patologica del normale decorso psichico.
2.3.2.1. Recenti esemplificazioni giurisprudenziali.
2.3.2.2. La prova del danno psichico.
2.4. Il danno morale: i dubbi instillati dalla sentenza 26972/2008 della Cassazione Civile.
2.4.1. Il danno morale nella giurisprudenza post sentenza 26972/2008.
2.4.2. Recente casistica giurisprudenziale.
2.4.3. Ammissibilità della liquidazione del danno morale in proporzione al danno biologico.
2.4.3.1. La liquidazione sfugge alla valutazione analitica e resta affidata all' apprezzamento del giudice.
2.4.3.2. Il difficile confronto tra mera sofferenza e patologia dell’integrità psichica.
2.4.3.2.1. Possibilità di congiunta liquidazione del danno morale e del danno psichico.
2.4.3.3. Il c.d. danno catastrofico o tanatologico.
2.5. Il danno esistenziale quale compromissione della sfera esterna.
2.5.1. Danno esistenziale e danno psichico.
2.6. Il danno non patrimoniale a favore delle persone giuridiche.
2.7. Gli articoli 138 e 139 del Codice delle Assicurazioni.

Capitolo 3

LA SENTENZA A SEZIONI UNITE DELLA CORTE DI CASSAZIONE CIVILE N. 26972 DEL 24 GIUGNO – 11 NOVEMBRE 2008


3.1. Il prodromo fattuale della pronuncia.
3.2. L'ordinanza di rimessione e gli otto quesiti ivi proposti.
3.3. Cos'è il danno non patrimoniale?
3.4. L'articolo 2059 c.c. quale norma di rinvio: tipicità del danno non patrimoniale?
3.4.1. Incidentale definizione del danno morale.
3.5. Non esistono distinte sotto-categorie nel danno non patrimoniale.
3.6. Il danno esistenziale? esiste, ma non si chiama così.
3.6.1. Presunti riferimenti al danno esistenziale – il c.d. danno catastrofico lo è?
3.6.2. Cosa c'entrano i danni cc.dd. bagatellari con il danno esistenziale?
3.6.3. Esiste ma, per favore, non chiamiamolo esistenziale.
3.7. Obiter dictum: ingiustizia, pregiudizio, interesse.
3.7.1. Gravità dell'offesa, accettazione dei pregiudizi futili, coscienza sociale.
3.8. La risarcibilità del danno non patrimoniale in ambito contrattuale.
3.8.1. I cc.dd. contratti di protezione nel settore sanitario e nella scuola.
3.8.2. Il contratto di lavoro.
3.8.3. Il contratto di trasporto.
3.8.4. Gli articoli 1218, 1223 e seguenti del codice civile.
3.9. I principi (universali) del risarcimento del danno alla persona.
3.10. L'applicazione pratica dei principi espressi nel caso deciso con la sentenza.
3.11. Perplessità.

Capitolo 4

IL DANNO PATRIMONIALE

4.1. I danni patrimoniali più frequentemente derivanti da circolazione stradale.
4.2. Le spese mediche, di assistenza, di viaggio, e di necessario adattamento ambientale.
4.3. Il danneggiamento del vestiario e degli oggetti personali.
4.4. Il danneggiamento delle merci trasportate sul veicolo.
4.5. I danni al veicolo.
4.5.1. Le riparazioni non ancora effettuate e il rimborso dell'IVA.
4.5.2. Fermo tecnico e danno conseguente alla svalutazione del veicolo incidentato.
4.5.3. L'antieconomicità delle riparazioni rispetto al valore ante-sinistro del veicolo.
4.5.4. Ulteriori voci di danno.
4.6. L'incapacità lavorativa specifica.
4.6.1. Incapacità lavorativa specifica temporanea e permanente.
4.6.2. Come calcolare il danno conseguente all'invalidità specifica.
4.6.3 Il c.d. danno alla casalinga.
4.7. Il danno per perdita di chance.
4.8. Il danno da lesione di un diritto di credito e la c.d. rivalsa del datore di lavoro.
4.9. Il danno futuro sofferto dai prossimi congiunti della vittima.
4.10. Sono da risarcire le spese sostenute per l'assistenza infortunistica stragiudiziale.
4.11. Interessi e rivalutazione: dal giorno in cui si è verificato l'evento dannoso.
4.12. Le somme già erogate al danneggiato dal suo assicuratore privato.
4.13. Le somme già erogate al danneggiato dagli enti previdenziali.

Capitolo 5

CIRCOLAZIONE STRADALE E FATTO ILLECITO
5.1. La struttura tripartita dell'illecito e il parallelismo illecito civile/illecito penale.
5.2. Il responsabile del sinistro e la condotta del medesimo.
5.3. La nozione di “veicolo in circolazione” quale presupposto della condotta.
5.3.1. Strada pubblica o privata soggetta ad uso pubblico o adibita al traffico.
5.4. La condotta e le sue possibili manifestazioni: l'azione e l'omissione.
5.4.1. La c.d. suitas ovvero l’appartenenza della condotta al soggetto.
5.4.2. Forza maggiore e costringimento fisico quali cause che escludono la suitas.
5.5. Il nesso eziologico tra condotta ed evento.
5.5.1. Il c.d. caso fortuito spezza il nesso eziologico?
5.6. I due eventi dell'illecito civile e il conseguente duplice profilo del nesso causale.
5.7. Il momento soggettivo della responsabilità: la colpa in particolare.
5.7.1. I primi due comma dell’articolo 2054 del codice civile.
5.8. I comma tre e quattro dell’articolo 2054 del codice civile: trattasi di responsabilità oggettiva.
5.9. Il sinistro stradale provocato volontariamente.


Capitolo 6

LA TUTELA DEL DANNEGGIATO: FATTISPECIE CONCRETE GIURISPRUDENZIALI
6.1. Dolo, copertura assicurativa e furto del veicolo.
6.2. Secondo comma dell'articolo 2054 del codice civile e trasportato proprietario del mezzo.
6.3. Strisce pedonali ed investimento del pedone.
6.4. L'articolo 1227 del codice civile e il concorso del fatto colposo del danneggiato.
6.5. La solidarietà passiva nel caso di concorso di colpa di più danneggianti.
6.5.1. Azione di regresso e gradazione delle colpe.
6.6. La c.d. manovra d’emergenza.
6.7. L'esigenza di partizione percentuale delle corresponsabilità.
6.8. L'incidenza della velocità.
6.9. I danni da circolazione stradale che coinvolgono animali (domestici e selvatici).
6.10. La circolazione di mezzi di soccorso (o di polizia) “in servizio”.
6.11. L'apertura dello sportello.
6.12. La c.d. insidia rilevabile in strade o autostrade.
6.13. Allievo ed istruttore durante le lezioni di guida.
6.14. La responsabilità del genitore.
6.15. Il produttore di veicolo o di suoi componenti.
6.16. Autovettura trasportata.
6.17. Traino di autoveicolo.

Capitolo 7

QUANDO IL DANNEGGIATO E' IL TRASPORTATO

7.1. L' applicabilità dei principi dell'articolo 2054 del codice civile al trasportato.
7.2. Cumulatività delle azioni esperibili dal trasportato.
7.3. Le previsioni del Codice delle Assicurazioni relative al risarcimento dei trasportati.
7.3.1. Il cumulo tra azioni ordinarie e quella ex art. Articolo 141 C. d. A..

Parte seconda

LA TUTELA GIUDIZIALE E STRAGIUDIZIALE DEL DANNEGGGIATO

Capitolo 8
LA TUTELA STRAGIUDIZIALE DEL DANNEGGIATO

8.1. La denuncia di sinistro.
8.2. La richiesta di risarcimento.
8.2.1. I destinatari della richiesta di risarcimento. -
8.2.2. A chi inviare la richiesta di risarcimento.
8.2.3. Il comportamento dell'assicurazione che abbia ricevuto la richiesta di risarcimento. -
8.3. Il c.d. risarcimento diretto di cui all'articolo 149 del Codice delle Assicurazioni. -
8.3.1. Il regolamento per l'attuazione del risarcimento diretto.
8.3.2. I casi nei quali si applica la disciplina del risarcimento diretto.
8.3.3. I criteri di determinazione del grado di responsabilità delle parti, anche per la definizione dei rapporti interni tra le imprese di assicurazione.
8.4. Il diritto di accesso agli atti in possesso dell'assicurazione.

Capitolo 9

L'OBBLIGATORIO ESPERIMENTO DEL PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE
9.1. Il previo esperimento obbligatorio della procedura di mediazione.
9.1.1. Il dovere dell'avvocato di avvertire la parte della necessità di esperire il procedimento di mediazione.
9.2. L'esperimento obbligatorio del procedimento di mediazione.
9.3. Lo svolgimento della mediazione non preclude in ogni caso la concessione dei provvedimenti urgenti e cautelari né la trascrizione della domanda giudiziale.
9.4. La possibilità che il procedimento di mediazione sia previsto nel contratto o nello statuto di un ente.
9.5. Gli effetti della domanda di mediazione sulla prescrizione e sulla decadenza –
9.6. Le definizioni stabilite dal decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010.
9.7. Le regole generali sottese al procedimento di mediazione –
9.8. La domanda idonea ad instaurare il procedimento di mediazione –
9.9. La durata del procedimento di mediazione –
9.10. Lo svolgimento del procedimento di mediazione –
9.10.1. Dovere di riservatezza, inutilizzabilità delle dichiarazioni ed informazioni acquisite nel corso del procedimento di mediazione, segreto –
9.10.2. La proposta di conciliazione –
9.10.3. L'effettiva conciliazione e la mancata conciliazione –
9.10.4. L'omologa del verbale di accordo e la sua esecutività –
9.11. Gli obblighi incombenti sul mediatore –
9.12. Il registro degli organismi di mediazione e il regolamento interno di ciascun organismo – il registro dei cc.dd. Formatori –
9.13. Le agevolazioni fiscali dirette ad incentivare l'utilizzo del procedimento di mediazione.
Conclusioni.

Capitolo 10
IL DANNEGGIATO DA CIRCOLAZIONE STRADALE AVVENUTA ALL'ESTERO

10.1. L'azione diretta contro l'impresa di assicurazione che copre la responsabilità civile del responsabile. -
10.2. Incidenti provocati dai veicoli di Stati terzi (articolo 125 del Codice delle assicurazioni).
10.3. Il Centro di informazione italiano.
Capitolo 11
LA CASISTICA DI DANNO RISARCITA DAL FONDO DI GARANZIA PER LE VITTIME DELLA STRADA
11. 1. Il Fondo di garanzia per le vittime della strada e l'impresa designata alla liquidazione dei danni.
11.1.1. La richiesta di risarcimento inviata all'ufficio sinistri dell'impresa designata.
11.1.2. L'azione di risarcimento. -
11.2. I danni risarciti dal Fondo di garanzia per le vittime della strada. -
11.3. Casistica.
11.4. Surroga e regresso.
Capitolo 12
LA POSSIBILITA' CONCESSA AL DANNEGGIATO DI ATTIVARE PROCEDIMENTI SANZIONATORI A CARICO DELLE ASSICURAZIONI

12.1. Vigilanza e sanzioni quali strumenti indiretti di pressione a disposizione del danneggiato: il reclamo all'ISVAP. -
12.1.1. Peculiarietà e raggio d'azione della vigilana ISVAP.
12.1.2. L'intervento dell'ISVAP in materia di trasparenza (richiesta all'attività assicurativa). -
12.2. Le sanzioni che l'ISVAP può irrogare.
Capitolo 13
LA TUTELA GIURISDIZIONALE DEL DANNEGGIATO NEI CONFRONTI DELL'ASSICURAZIONE
13.1. L'azione diretta nei confronti dell'impresa di assicurazione del responsabile civile.
13.1.1. “Mala gestio” e superamento dei limiti del massimale.
13.2. Il litisconsorzio passivo necessario esistente tra impresa assicuratrice e responsabile del danno.
13.3. Condizione di procedibilità: la rituale richiesta di risarcimento danni.
13.4. L'azione diretta concessa al trasportato (rinvio).
13.5. Il diritto alla c.d. Provvisionale.
13.6. La prescrizione: gli articoli 144 del Codice delle assicurazioni e 2947 del codice civile.
13.6.1. L'interruzione della prescrizione.
13.6.2. Da quando inizia a decorrere la prescrizione? 

Capitolo 14

LA TUTELA DEL DANNEGGIATO NEL PROCESSO CIVILE

14.1 La scelta del giudice territorialmente competente.
14.2 La breve apparizione del rito del lavoro in ambito di tutela del danneggiato nel processo civile (articolo 3 della legge 21 febbraio 2006, n. 102, abrogato dall'articolo 53 della legge 18 giugno 2009, n. 69).
14.3 L'atto introduttivo del processo ordinario avanti al Tribunale.
14.4 Il nuovo procedimento sommario di cognizione.
14.5 L'atto introduttivo del processo ordinario avanti al Giudice di Pace.
14.5.1. Problemi relativi all'individuazione della competenza del Giudice di Pace.
14.6 La posizione del convenuto.
14.7 La fase istruttoria.
14.7.1. La nuova testimonianza scritta.
14.7.2. Nuovi mezzi di prova e nuovi documenti in appello.
14.7.3. Le novità in materiadi consulenza tecnica d'ufficio.
14.7.3.1. La consulenza tecnica d'ufficio medico-legale.
14.7.4. La prova del risarcimento dovuto al danneggiato.
14.7.4.1. La prova del c.d. danno esistenziale.
14.7.5. La contestazione immediata della violazione da parte degli agenti accertatori.
14.7.5.1. Confessione stragiudiziale e confessione giudiziale del conducente.
14.7.5.2. Il conducente che non abbia osservato la distanza di sicurezza.
14.8 I giudizi di mero fatto adeguatamente motivati dai giudici di merito.
14.9 I procedimenti di istruzione preventiva: l'assunzione preventiva di testimoni.
14.9.1. Accertamento tecnico preventivo ed ispezione giudiziale.
14.9.2. La consulenza tecnica preventiva finalizzata alla composizione della lite.
14.10 Al danno subito dall'utente del servizio di pubblico trasporto è applicabile l'articolo 2054 del codice civile.
14.10.1. Anche il secondo autista con funzioni di alternanza e reciproca collaborazione è da considerarsi “trasportato”.
14.10.2. La tutela della convivenza di fatto è subordinata all'esistenza e alla portata dell'equilibrio affettivo e patrimoniale instaurato.
14.10.3. Il danno causato dal trasportato è coperto dall'assicurazione?
14.10.4. Il trasportato in veicolo oggetto di furto e il trasportato in veicolo scientemente utilizzato a scopi illeciti.
14.10.5. Il non proprietario che abbia sostenuto i costi di riparazione dell’autovettura è legittimato all'azione.
14.10.6. Il conducente di un veicolo a motore e i danni patiti dallo stesso in conseguenza della morte del prossimo congiunto trasportato sul veicolo medesimo.
14.10.7. In sede di precisazione delle conclusioni è possibile maggiorare le somme precedentemente richieste.
14.10.8. Il detentore non proprietario del veicolo è legittimato a chiedere i danni da lui subiti. 


CAPITOLO 15
LA TUTELA DEL DANNEGGIATO NEL PROCESSO PENALE

15.1. Il procedimento penale che origina dal danno conseguente a circolazione stradale.
15.2. La possibilità per il danneggiato di sporgere querela.
15.3. L'esercizio dell'azione civile a tutela del danneggiato da circolazione stradale nel processo penale.
15.3.1. La costituzione di parte civile.
15.3.2. Revoca ed esclusione della parte civile.
15.4. La citazione del responsabile civile.
15.5. La costituzione del responsabile civile.
15.5.1. L'intervento volontario del responsabile civile e la sua eventuale esclusione.
15.6. L'efficacia nel giudizio civile o amministrativo di danno della sentenza penale irrevocabile di condanna. -
15.6.1. L'efficacia nel giudizio civile o amministrativo di danno della sentenza penale irrevocabile di assoluzione.
15.7. Tutela del danneggiato da circolazione stradale avanti il Giudice di Pace. -
15.7.1. Il c.d. ricorso immediato ovvero la citazione a giudizio dell'imputato su ricorso della persona offesa.




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