E' partita la caccia alle streghe nell'Europa neo-illuminista: il 17 gennaio il Parlamento europeo ha approvato il nuovo regolamento comunitario per le agenzie di rating, a cavallo tra il non so cos'è e l'introduzione del reato d'opinione.
Accantonata l'ipotesi di sospendere il rating durante le procedure di intervento finanziario sovranazionale, sono vietati i declassamenti "di gruppo", se mancanti delle analisi dei paesi, dimenticando gli illuminati legislatori le cause e gli effetti della crisi attuale, come se l'Eurozona non costituisca un sistema, sollevando dubbi (o confermando certezze ?) sulle capacità dei nostri legislatori.
{module IscrizionePeD |none}
Le agenzie di rating dovranno ogni anno pubblicare il calendario dei rating e degli outlook non richiesti (unsolicited) sul debito sovrano, nel limite di due o tre dopo la chiusura dei mercati o un'ora prima dell'apertura, del resto come già avviene.
E' introdotto un "reato d'opinione", nel divieto di formulare conclusioni sulle politiche economiche, obnubilando come i rating sovrani siano opinioni d'investimento basate sui conti degli Stati.
Davvero accorta poi, la previsione della rotazione quadriennale nel mandato delle agenzie di rating su prodotti di ri-cartolarizzazione, così scansando, (solo) negli intenti, le intese debitore - agenzie, perché l'illuminato euro-legislatore ancora una volta dimentica di operare in un mercato oligopolistico.