-  Cariello Maria  -  23/01/2013

QUANDO LA STREGA SI CHIAMA RATING - Maria CARIELLO

E' partita la caccia alle streghe nell'Europa neo-illuminista: il 17 gennaio il Parlamento europeo ha approvato il nuovo regolamento comunitario per le agenzie di rating, a cavallo tra il non so cos'è e l'introduzione del reato d'opinione.

Accantonata l'ipotesi di sospendere il rating  durante le procedure di intervento finanziario sovranazionale, sono vietati i declassamenti "di gruppo", se  mancanti delle analisi dei paesi, dimenticando gli illuminati legislatori le cause e gli effetti della crisi attuale, come se l'Eurozona non costituisca un sistema, sollevando dubbi (o confermando certezze ?)   sulle capacità dei nostri legislatori.

 

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Le agenzie di rating dovranno ogni anno pubblicare il calendario dei rating e degli outlook non richiesti (unsolicited) sul debito sovrano, nel limite di due o tre dopo la chiusura dei mercati o un'ora prima dell'apertura, del resto  come già avviene.

E' introdotto un "reato d'opinione", nel divieto di formulare conclusioni sulle politiche economiche, obnubilando come i rating sovrani siano opinioni d'investimento basate sui conti degli Stati.

Davvero accorta poi, la previsione della rotazione quadriennale nel mandato delle agenzie di rating su prodotti di ri-cartolarizzazione, così scansando,  (solo) negli intenti,  le intese debitore - agenzie, perché l'illuminato euro-legislatore ancora una volta dimentica di operare in un mercato oligopolistico.

 

 




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