Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  04/01/2024

Sparo di capodanno, Luca Campana sporge querela per lesioni contro il deputato di FDI

 “NON HO SPARATO IO”

Il 31enne ferito nella notte di Capodanno da un colpo della pistola del deputato di FdI: “Ci ho dovuto pensare, io sono un operaio, lui un politico”

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Luca Campana, il trentunenne elettricista specializzato rimasto ferito alla coscia sinistra da un colpo di pistola calibro 22 al termine della notte di Capodanno a Rosazza, il borgo di 90 anime a 70 chilometri da Torino, in provincia di Biella, ha presentato querela per lesioni contro il proprietario dell’arma dalla quale è partito il colpo, il deputato Emanuele Pozzolo, sospeso giovedì da Fratelli d’Italia (Fdi).

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“Passo le giornate seduto sul divano cercando di stare più fermo possibile – ha detto Campana parlando con Repubblica – al minimo movimento della gamba sento un dolore forte. Sto vivendo un periodo fatto di molteplici sofferenze, spero di rimettermi al più presto e di tornare al lavoro, alla mia vita”.

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Campana ha ragionato quattro giorni prima di decidere se denunciare Pozzolo. “Ho dovuto pensarci, non era una decisione facile, perché io sono solo un operaio, lui è un politico”. Quando gli si domanda se teme ritorsioni sul posto di lavoro replica: “Per fortuna oggi in procura su questo mi hanno molto rassicurato”.

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Poi Campana riavvolge il nastro della notte di Capodanno a Rosazza. “La cena è stata organizzata per tempo - spiega - già prima di Natale sapevo che avrei passato il Capodanno a Rosazza. C’erano anche mia moglie e i miei due figli, che però credo fossero in un’altra stanza al momento dello sparo”. Si è reso subito conto di essere stato raggiunto dal proiettile? “Non avevo capito subito la gravità della situazione - rileva - all’inizio il dolore non era così forte. Dopo è stato diverso - si commuove - ho pensato ai miei figli, ho avuto paura di morire”.

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Ancora claudicante dopo l’intervento di microchirurgia eseguito per estrarre l’ogiva dalla coscia, appena sotto il gluteo sinistro, alle 10 ha varcato la soglia della procura di Biella insieme al suo avvocato Marco Romanello. Il trentunenne è stato ascoltato a sommarie informazioni testimoniali da sostituto procuratore Francesca Ranieri e ha rilasciato dichiarazioni su quello che sarebbe accaduto nella sala della Proloco di Rosazza. “Non ho mai toccato la pistola - ha ripetuto, come aveva già detto mercoledì tramite il suo legale - nè ho mai chiesto che mi fosse mostrata l’arma”.

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Campana ha ribadito di essere stato colpito frontalmente e di non essersi nemmeno reso conto di ciò che stava accadendo, di aver solo sentito il rumore dello sparo. Campana è uscito dalla procura alle 13.30 per far rientro a casa, nella piccola frazione a cinque chilometri da Biella, dove abita con la compagna e moglie del capo scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro, i loro due figli di quattro e sette anni.

 




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