-  Redazione P&D  -  15/11/2014

TRASCRIVERE! TRASCRIVERE! TRASCRIVERE! - Emanuela LAZZEROTTI

Tutto ha origine quest"estate dalla campagna "Onda dei diritti civili" promossa da Sinistra Ecologia e Libertà per la trascrizione nei registri di stato civile delle unioni same sex celebrate all"estero.

Dopo l"esordio in 14 città (Torino, Milano, Pescara, Firenze, Roma, Piombino, Bari, Genova, Treviso, Ancona, Cagliari, Trieste, Udine, Foligno), a macchia di leopardo si diffonde velocemente su tutto il territorio nazionale.

L"iniziativa coinvolge consiglieri comunali di centro sinistra che, presentando un ordine del giorno, chiedono ai Sindaci dei rispettivi Comuni, in veste di Ufficiali di stato civile, di impegnarsi affinché le registrazioni dei matrimoni celebrati all"estero possano realizzarsi.

A queste direttive sindacali hanno fatto seguito alcune trascrizioni nei registri di stato civile come ad esempio nei comuni di Napoli, Bologna, Empoli, Roma, Udine, Bagheria.

La trascrizione non ha natura costitutiva ma valore meramente certificativo, di pubblicità, attestando l"esistenza dello status coniugale: non ne derivano cioè effetti giuridici immediati.

Indubbio è il grande valore simbolico che l"iniziativa riveste.

Un vero atto rivoluzionario, se si pensa che è ancora in vigore la Circolare n°55 del 18/2007 del Ministero dell"Interno – Dipartimento degli affari interni e territoriali, che non ammette la trascrizione del matrimonio omosessuale perché in contrasto con l"ordine pubblico interno, sebbene sia il D.P.R. 396/00, sia la Legge 218/95, sia la Corte di Cassazione con Sentenza 4184/12, abbiano escluso questa contrarietà.

Un vero atto rivoluzionario appunto, cui la risposta non si è fatta attendere a lungo.

Il Ministro dell"interno Angelino Alfano, con Circolare n°40/DAIT del 7/10/14, chiama in causa i Prefetti della Repubblica perché rivolgano ai Sindaci "un invito formale al ritiro ed alla cancellazione, ove effettuate, delle conseguenti trascrizioni, contestualmente avvertendo che in caso di inerzia si procederà al successivo annullamento d'ufficio degli atti che sono stati illegittimamente adottati".

Dinanzi al rifiuto di alcuni Sindaci ad obbedire, qualche Prefetto ha disposto l"annullamento della trascrizione e, verificatane la mancata esecuzione da parte del Sindaco (es. ad Udine), procedendo all"annullamento d"ufficio attraverso annotazione del provvedimento prefettizio con cui si dispone l"annullamento a margine della trascrizione del matrimonio contratto all"estero.

A seguito di queste cancellazioni improprie, sono stati depositati in Procura degli esposti.

Lo scopo è verificare se tali cancellazioni possano integrare gli estremi di reato commessi da chi, direttamente o indirettamente, abbia agito arbitrariamente abusando dei propri poteri, arrogandosi il diritto di esercitare funzioni non spettanti.

Il punto è che né il Ministro degli Interni, né il Prefetto, né qualsiasi altro ufficiale di stato civile, possono intervenire sopra i registri attuando l"annullamento di un atto trascritto.

Non rientrando nei loro poteri, si ha un indebito esercizio di funzioni pubbliche, generando un conflitto tra poteri dello Stato: il potere esecutivo (Governo) ed il potere giudiziario.

La questione è metodologica più che sostanziale.

Tutti gli atti dello stato civile, eccetto l"ipotesi di correzione di meri errori materiali, una volta apposta la firma dell"ufficiale di stato civile, sono chiusi, non possono più subire alcuna variazione.

Ciò è disposto chiaramente dal D.P.R. 396/00 che rimette in via esclusiva al Tribunale, su impulso del Pubblico Ministero, la competenza a disporre ".. le rettificazioni e le correzioni di cui ai precedenti articoli anche per gli atti dello stato civile ricevuti da autorità straniere, trascritti in Italia, ed a provvedere per la cancellazione di quelli indebitamente trascritti.." (art.100).

Lo stesso dicasi per le annotazioni, che possono realizzarsi per legge o ordinate dall"autorità giudiziaria, ma non dagli organi prefettizi (C.C. art. 453, D.P.R. 396/00).

Ciascuno, a tutela dei propri diritti fondamentali, può agire in tre gradi di giudizio da parte dell"autorità giudiziaria, organo terzo ed imparziale; nel caso di prepotente annullamento d'ufficio da parte della Prefettura, verrebbero meno tali garanzie.

Stupisce che non sia applicata tale prassi operativa, ben descritta nel Massimario per l"ufficiale di stato civile (consultabile all"indirizzo: http://servizidemografici.interno.it/sites/default/files/Massimario-Ufficiale-Stato-Civile_2012.pdf), … emanato proprio dal Ministero dell"Interno.

La trascrizione dell"atto matrimoniale same sex, come detto, consente di rendere noto a tutti che una persona ha contratto matrimonio.

La norma tutela l"atto per la sua attitudine probatoria (derivante proprio dalla annotazione nel registro di stato civile), piuttosto che per la validità intrinseca o il suo contenuto. Ad esempio, escludendo la possibilità di bigamia, o consentendo ai terzi creditori (tra cui il Fisco) di conoscere il regime patrimoniale della coppia.

Se sul piano giuridico non deriva alcun effetto giuridico immediato, sul piano politico è strumento di grossa efficacia.

La discussione si sposta su un piano simbolico – culturale: la trascrizione è la convalidazione di un modo nuovo di essere famiglia, consente di legittimare e dare dignità alla relazione omosessuale dinanzi alla Comunità in cui si vive.

E" per questo che ribadisco la necessità di trascrivere, trascrivere, trascrivere..

Il pensiero critico richiede assiduità, concentrazione, riflessione.

Parlare di queste tematiche "scomode", capaci di generalmente di accendere gli animi e dar vita a grossi entusiasmi nei progressisti/garantisti dei diritti costituzionali, ma anche di polemiche e ostruzionismo di tradizionalisti/conservatori, consente ai più di:

  • sapere che in (tanti) altri Stati è ormai la norma il matrimonio omosessuale;
  • ri-conoscere l"omosessuale della porta accanto (il proprio avvocato, la propria postina, la propria infermiera, il proprio barista, il proprio vigile urbano, il proprio promotore turistico o agente assicurativo, …);
  • scoprire che trattasi di un omosessuale mediocremente banale, privo di piume di struzzo e di lustrini, abituato a fare il suo pride tutti i giorni, a tutte le ore, 365 giorni all"anno: in famiglia, sul posto di lavoro, tra gli amici;
  • stupirsi nel distinguere un omosessuale che chiede solo il diritto di avere dei doveri nei confronti del proprio partner.

Parlare di trascrizione, instilla il dubbio nelle proprie certezze, le mette in discussione, le fa vacillare.

Finalmente consente di far sapere che il mancato riconoscimento della famiglia omosessuale, priva i coniugi del:

  • diritto al congedo matrimoniale;
  • diritto agli assegni familiari;
  • diritto ad usufruire dei congedi parentali previsti nella Legge 104/92 e Legge 53/2000 per assistersi vicendevolmente nel caso di invalidità certificata;
  • diritto al regime fiscale di coppia concordato;
  • diritto di estendere l"assistenza sanitaria integrativa alla coniuge (privilegio garantito invece ai parlamentari ed in alcuni contratti privatistici);
  • diritto di punteggio, a parità delle coppie matrimoniali, nelle graduatorie occupazionali, concorsi pubblici, trasferimento per ricongiungimento familiare;
  • diritto di figurare come familiare in caso di ricovero in struttura socio-sanitaria e riabilitativa;
  • diritto di non testimoniare ai sensi dell"art.199 n°3, lettera a) del Codice di Procedura Penale nell"eventualità di un processo;
  • diritto ad usufruire della riduzione delle tassazioni in caso di acquisti di proprietà, regali e/o eredità;
  • diritto alla fecondazione assistita;
  • diritto per il genitore non biologico, in caso di separazione, all"affidamento congiunto e/o al mantenimento del rapporto con i figli;
  • diritto di adozione della prole della coniuge deceduta;
  • diritto in caso di successione ereditaria se non nella quota "disponibile";
  • diritto della coniuge a percepire la pensione di reversibilità in caso di decesso;
  • diritto al trattamento di fine rapporto in caso di decesso della coniuge;
  • diritto al risarcimento del danno conseguente alle lesioni o alla morte della coniuge;
  • diritto, in caso di decesso della coniuge proprietaria esclusiva dell"immobile, di continuare ad abitarlo salvo che vi sia disposizione testamentaria (che non violi le quote spettanti agli eredi legittimi);
  • diritto di decidere modalità e luogo in cui dare degna sepoltura alla salma della propria coniuge.

Per lo Stato Italiano, non hanno alcun obbligo di fedeltà, assistenza morale e materiale, collaborazione nell"interesse della famiglia, coabitazione e alcun dovere al mantenimento in caso di separazione.

Trascrivere questi matrimoni significa certificare questo senso di ingiustizia, attivare stimoli per contrastarla.

E' un percorso di crescita che riguarda sia la società, che le singole persone. E non solo quelle etero.

Il matrimonio same sex, prima percepito come una farsa, una pagliacciata, folclore puro, grazie alla "pressione" culturale che le Amministrazioni comunali fanno sul Governo tramite le trascrizioni, acquistano dignità, una sorta d"investitura della Comunità al novello "nucleo familiare".

Un importante passo culturale che solletica le coscienze ed il buon senso della persona comune.

E" un messaggio forte dell"Amministrazione locale per riaffermare l"impegno alla lotta alla discriminazione, per valorizzare e tutelare le diversità con azioni concrete, per rimuovere gli ostacoli che impediscono l"uguaglianza e la pari dignità dei cittadini.

Una scelta coraggiosa che non attiene esclusivamente al riconoscimento o meno del matrimonio omosessuale, ma al riconoscimento dei diritti civili, coerente con la visione civile, democratica ed europeista della nostra repubblica.

Il Paese cresce se ciascuno si trasforma in agente di cambiamento e promotore dei diritti, se ne fa portavoce con azioni concrete, ne promuove la stabilizzazione in tutti gli ambiti ed a tutti i livelli.

Riconoscere dei diritti a delle minoranze, ma soprattutto renderne effettivamente possibile il loro esercizio, è un segno di civiltà.

Crea valore aggiunto per l"intera Comunità.

 

 

"..There is a crack, a crack in everything
that"s how the light gets in."

(L. Cohen)




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