DIRITTO CIVILE COME DISCIPLINA CHIAVE
Il progetto di accompagnamento come traccia destinata a far perno soprattutto sul riscontro dei ‘’diritti civili’’, vecchi e nuovi, propri dell’interessato - Vita, salute, cura, sicurezza, dignità, assistenza, non abbandono, libertà, difesa e giustizia, sostegno gestionale, informazione, ascolto, consenso sanitario, nome, autodeterminazione, privacy, onore, immagine, igiene, alimenti, non soffrire, rispetto dell’orientamento sessuale, rimozione ostacoli, affettività, scuola, gioco, formazione, lavoro, inclusione, ambiente, gentilezza, oblio, fine vita, etc. – Meno diritto penale, meno psichiatria, meno farmaci
TAGLIO NON COMMISERATORIO, PIETISTICO; BENSÌ PROMOZIONALE, ESPANSIVO, FONDATO SULL’ASCOLTO
Non tanto una visione paternalistica, di mera compassione per le disgrazie in cui il destino ha gettato ‘’quel poveretto’’ – Bensì il fragile visto come portatore di desideri intimi, profondi, di aspettative a tutto campo - L’impegno per il sistema giuridico ad ascoltare e favorire tutto ciò - Empowerment rispetto a quanto l’interessato venga immaginando e tratteggiando, punto per punto, nella ricerca e costruzione della propria felicità – Non esistono soggetti deboli, vi sono soltanto esseri ‘’indeboliti dalla mancata fornitura dei puntelli indispensabili, dei lieviti relazionali’’
ESISTENZIALIZZAZIONE, QUALITÀ DELLA VITA, QUOTIDIANITÀ
Progettazioni via via imperniate su un’articolazione modulare, di respiro esistenzialistico - Calibro intorno all’ ‘’abito su misura’’, attenzione al riscontro-montaggio di quanto il fragile vorrà-potrà ‘’essere/fare’’ in avvenire, volta per volta, hic et nunc, a livello delle diverse faglie vitali - Affettività, famiglia, scuola, lavoro, patrimonio, funzione esistenziale del denaro, cura, formazione professionale, creatività, imprenditorialità, cultura, socialità, sport, beneficenza, tempo libero, vacanze, etc.