Amministrazione di sostegno  -  Redazione P&D  -  06/03/2023

Cercare di migliorare le cose, sì, con l'Amministrazione di sostegno ---- Tornare al passato, no grazie - Paolo Cendon

 ð C’è qualche amministratore di sostegno, è vero, che oggi non si comporta al meglio, che segue troppe pratiche in contemporanea, che incassa indebitamente delle indennità più che decenti, che trascura il suo beneficiario, che fa il suo comodo – ma per dieci così ce ne sono NOVANTA che, tutt’al contrario, si vedono scaricare addosso dai Servizi sociosanitari la vita intera del beneficiario, che sono tempestati quotidianamente di telefonate da quest’ultimo, che diventano - oltre che l’AdS - anche la mamma, il segretario, il badante, lo psicologo, l’accompagnatore, il consolatore, il postino, il tassista privato, l’infermiere, l’addetto alle pompe funebri del loro assistito, che prendono per un anno di lavoro indennità di 600 euro (seicento) dalla Regione, quando va bene

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ð C’è qualche giudice tutelare, è vero, che non si sa perché non faccia un altro mestiere - ma per dieci così ce ne sono NOVANTA che cercano invece di risolvere problemi complicati, ogni giorno, che fanno scrupolosamente le audizioni coi beneficiandi, che sanno essere pazienti e comprensivi, che prendono atto di tutto ciò che l’amministratore riferisce loro progressivamente, che cercano di collaborare al meglio con le cancellerie, che prendono atto delle lamentele degli amministrati, che tentano di non lasciarsi schiacciare da numeri di pratiche soverchianti sui loro tavoli (nelle grandi città siamo ormai oltre le 20 000 situazioni pendenti e sono fascicoli che si rinnovano e che si complicano quotidianamente …)

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ð Tentare di migliorare le tante cose che oggi non funzionano, certo giustissimo, doveroso, sacrosanto, indispensabile, tornare al passato però , secondo quanto suggerisce qualcuno, significherebbe

(a) interdire senz’altro quei centocinquantamila che hanno almeno la fortuna di essere abbastanza matti da poter esigere almeno una camicia di forza,

e (b) lasciare tutti gli altri fragili non così gravi senza niente, privi di qualsiasi protezione, in balia di familiari purtroppo avidi talora, opportunisti, menefreghisti, taccagni a volte, costringere tutti quanti ai sotterfugi, agli espedienti, soprattutto abbandonare CHI NON CE LA FA OGGI A GESTIRSI DECOROSAMENTE DA SOLO, (disabilità, ictus, quinta età, Alzheimer, dipendenze gravi, morenti, depressioni, schizofrenie non terribili, autismo, analfabetismo di ritorno, Down, maniacalità, sclerosi, neuropatologie, malattie rare, oligofrenie, disadattamento sociale, inettitudini croniche, smemoratezze, parkinson, ossessioni, paranoie, carcere, casa di riposo) davanti a problemi come la ricerca del medico, la luce da pagare, l’acqua, il gas, il riscaldamento, l’ISEE, il condominio, il telefonino, internet, il garage, le manutenzioni, la posta, le tasse, l’antennista, le imposte, i contributi, l’INPS, l’acquisto delle medicine, il mutuo, i debiti, il fisioterapista, la tintoria, i bonus, i certificati, il bollo, le riparazioni degli elettrodomestici, la cura del cimitero, l'assicurazione obbligatoria, le truffe, gli imbrogli, le truffe porta porta, le clausole vessatorie, i tranelli, i cibi per il gatto ….

 




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