Ambiente, Beni culturali  -  Maria Rosa Pantè  -  17/12/2023

Diario di una insolita amicizia - Tredici

Se non avete consuetudine coi maiali vivi (con quelli morti e a pezzi purtroppo immagino che ne abbiamo o abbiamo avuto proprio tutte e tutti), la cosa che stupisce di più è il loro ininterrotto parlare e parlarsi.

Forse parlarsi non è gusto, direi allora comunicare.

Non usano le parole, ma una bella quantità di suoni e vocalizzi diversi che ho dovuto cercare di decodificare per vivere meglio con loro.

https://www.kodami.it/e-se-potessimo-tradurre-i-grugniti-dei-maiali/

Fra di loro le due scrofe comunicano in continuazione. Si dicono che stanno mangiando, non disturbare. Se una è nella stalla e l’altra fuori si comunicano la posizione con un suono diverso rispetto al cibo. Se sono arrabbiate sembrano persino un po’ latrare. Se stanno bene fanno suoni bassi e brevi. Se hanno paura possono fare suoni acuti come lamenti. Ma delle volte fanno suoni acuti per richiamare l’attenzione e farsi accarezzare.

Comunicano in modo diverso fra loro e con noi umani, Per chiamarci soffiano e fanno suoni molto veloci e brevi.

Se ci salutano alzano il muso e fanno una specie di abbaio, ma non tutte e due, una fa così, l'altra soffia e basta.

Comunicano con la coda, con le orecchie e anche col naso.

Col naso?

Sì perchè vengono contro le gambe col naso e ti spingono un po’ ed è per dire siamo amiche, accarezzami, stammi vicina,

Sanno anche essere persuasive e se disturbi sanno mandarti via con energia, ma gentilezza. Fra di loro bisticciano, emettono lungi e bassi borbottii quando devono sistemarsi per dormire e ognuna vorrebbe chissà perchè il posto dell’altra.

Comunicano anche con la bocca, cercano carezze e vicinanza (soprattutto quando sono in calore) e cercano di mordere i piedi, in realtà non mordono davvero se volessero mi sa che potrebbero stritolarmi un piede.

Se qualcosa da fastidio talvolta semplicemente si spostano.

Qualcuno ha studiato il linguaggio dei maiali che è complesso e sofisticato perchè sono animali sociali e molto socievoli.

Immaginateli in gabbia, immaginateli affollati uno sull’altro. Immaginatevi al loro posto, siamo anche noi sociali e socievoli.

Immaginate… prima di pensare al pranzo di Natale.


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