Cultura, società  -  Maria Rosa Pantè  -  19/07/2023

Diario di un'insolita amicizia - Tre

Speculare è il titolo di una mostra fotografica. Un titolo che ha trovato il mio compagno, anche lui come me vegano, la parola speculare è un trionfo di polisemia, ha un sacco di significati diversi e può essere un aggettivo e un verbo.

La radice sanscrita vuol dire osservare, vedere...

L’aggettivo speculare rimanda allo specchio, una cosa cioè che ci rimanda la nostra immagine, che è speculare a noi. Ci si specchia e nello specchio ci si guarda. 

Il verbo speculare vuol dire pensare, ma anche sfruttare per denaro, per guadagno.

Ecco tutti e tre i significati di speculare sono tipici del nostro rapporto con gli altri animali.

Sono i nostri specchi e noi i loro, dato che noi siamo animali tanto quanto una zanzara, un maiale, un elefante, una trota, un passerotto. 

Il nostro essere umani animali ci fa riflettere sul mondo (e riflettere rimanda ancora allo specchio), ma attenzione ogni forma di vita vede, osserva e dunque riflette sul mondo, non solo noi animali umani.

Forse invece tipico del sapiens è l’atto di speculare cioè sfruttare per guadagno poiché noi siamo l’unica specie vivente che usa il denaro, siamo l’unica specie economica, cioè che ha scelto a un certo punto questo tipo di sviluppo basato sulla proprietà privata, o meglio sulla proprietà di pochi su molti e sul capitalismo.

La mostra Speculare si propone di mostrare come questo tipo di sviluppo però stia distruggendo la vita stessa dell’homo sapiens e non solo in vari modi, uno dei più tremendi, distruttivi, pervasivi ed efferati sono gli allevamenti intensivi. 

L’idea della mostra è mia e di un mio ex allievo ora fotografo di professione, Alessandro Tomiello: vedendo le pubblicità dei prosciutti, dove il maiale viene del tutto reificato e come individuo vivo e senziente svanisce, abbiamo immaginato di far vedere il volto degli animali da reddito che di solito nelle pubblicità scompaiono, restano solo dei pezzi commestibili. Abbiamo rafforzato la cosa mettendo a contatto di ogni animale da reddito i nostri volti, in modo speculare. Le foto sono 15, 15 amici hanno prestato il loro volto e acquistato il quadro per autofinanziare il tutto, con pannelli che illustrano il problema degli allevamenti intensivi per gli animali e per il cambiamento climatico. Abbiamo già portato la mostra in diversi luoghi e speriamo di portarla ovunque, soprattutto nelle scuole. Se qualcuno è interessato può scrivere a [email protected] o a me [email protected]

Molti amici e amiche hanno aderito al progetto fra di loro c’è una nutrizionista vegana, perché nel piatto si gioca il futuro della specie umana e non solo. Le mie due maialine per esempio sono vegane. Ma di questo parlerò la prossima volta. 


Allegati



Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film