Internet, nuove tecnologie  -  Gabriele Gentilini  -  24/03/2023

Dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali per il decennio digitale - 2023/C 23/01-

E' stata pubblicata il 23 gennaio scorso nella gazzetta ufficiale dell'Unione Europea la dichiarazione di cui al suddetto titolo, volta a illustrare l’impegno dell’UE a favore di una trasformazione digitale “sicura, sostenibile e protetta che ponga le persone al centro” e che sia in linea con i valori e i diritti fondamentali posti alla base dell’Unione Europea.

Trattasi di una sostanziale dichiarazione di intenti promanata dalla Commissione europea, Parlamento europeo, Consiglio dell’UE con l'impegno politico  a promuovere e attuare i diritti e i principi in tutti i settori della vita digitale.

Bisognerà ovviamente dagli intenti passare alla prassi operativa ed all'accrescimento di ciò che è già stato fatto.

Segue la dichiarazione.

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Dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali per il decennio digitale

(2023/C 23/01)

Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione proclamano solennemente la seguente dichiarazione comune sui diritti e i principi digitali per il decennio digitale.

Preambolo

Considerando quanto segue:

(1)

L’Unione europea (UE) è un’«unione di valori», sancita dall’articolo 2 del trattato sull’Unione europea, e si fonda sul rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e sul rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Inoltre, secondo la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, l’UE si fonda sui valori indivisibili e universali della dignità umana, della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà. La Carta ribadisce inoltre i diritti derivanti in particolare dagli obblighi internazionali comuni agli Stati membri.

(2)

La trasformazione digitale interessa ogni aspetto della vita delle persone. Offre notevoli opportunità in termini di miglioramento della qualità della vita, crescita economica e sostenibilità.

(3)

La trasformazione digitale presenta anche sfide per le nostre società democratiche e le nostre economie, così come per gli individui. Con l’accelerazione della trasformazione digitale è giunto il momento che l’UE specifichi come si dovrebbero applicare nell’ambiente digitale i suoi valori e diritti fondamentali applicabili offline. La trasformazione digitale non dovrebbe comportare la regressione dei diritti. Ciò che è illegale offline è illegale online. La presente dichiarazione non pregiudica le «politiche offline», come l’accesso offline ai servizi pubblici principali.

(4)

Il Parlamento ha invitato più volte a definire principi etici che guidino l’approccio dell’UE alla trasformazione digitale e garantiscano il pieno rispetto dei diritti fondamentali quali la protezione dei dati, il diritto al rispetto della vita privata, la non discriminazione e la parità di genere, nonché di principi quali la protezione dei consumatori, la neutralità tecnologica e della rete, l’affidabilità e l’inclusività. Ha inoltre chiesto una maggiore protezione dei diritti degli utenti nell’ambiente digitale, nonché dei diritti dei lavoratori e del diritto alla disconnessione (1).

(5)

Sulla base di iniziative precedenti, quali la «Dichiarazione di Tallinn sull’e-government» e la «Dichiarazione di Berlino sulla società digitale e su un governo digitale fondato sui valori», gli Stati membri, nella «Dichiarazione di Lisbona – Democrazia digitale con uno scopo», hanno chiesto l’adozione di un modello di trasformazione digitale che rafforzi la dimensione umana dell’ecosistema digitale e sia imperniato sul mercato unico digitale. Gli Stati membri hanno chiesto un modello di trasformazione digitale in cui la tecnologia contribuisca a rispondere alla necessità di lottare contro i cambiamenti climatici e proteggere l’ambiente.

(6)

La visione dell’UE per la trasformazione digitale mette al centro le persone, conferisce loro maggiore autonomia e responsabilità e promuove le imprese innovative. La decisione sul programma strategico per il 2030 «Percorso per il decennio digitale» fissa gli obiettivi digitali concreti basati su quattro punti cardinali (competenze digitali, infrastrutture digitali, digitalizzazione delle imprese e digitalizzazione dei servizi pubblici). Il modello dell’UE per la trasformazione digitale delle nostre società e della nostra economia comprende in particolare la sovranità digitale in modo aperto, il rispetto dei diritti fondamentali, lo Stato di diritto e la democrazia, l’inclusione, l’accessibilità, l’uguaglianza, la sostenibilità, la resilienza, la sicurezza, il miglioramento della qualità della vita, la disponibilità di servizi e il rispetto dei diritti e delle aspirazioni di ognuno. Dovrebbe contribuire alla costruzione di un’economia e una società dinamiche, eque ed efficienti in termini di risorse nell’UE.

(7)

La presente dichiarazione specifica le intenzioni e gli impegni politici comuni e ricorda i diritti più pertinenti nel contesto della trasformazione digitale. La dichiarazione dovrebbe inoltre guidare i responsabili politici nella riflessione sulla loro visione della trasformazione digitale: una trasformazione digitale che mette al centro le persone; che sostiene la solidarietà e l’inclusione, tramite la connettività, l’istruzione, la formazione e le competenze digitali, condizioni di lavoro giuste ed eque nonché l’accesso a servizi pubblici digitali online; che ribadisce l’importanza della libertà di scelta nelle interazioni con gli algoritmi e i sistemi di intelligenza artificiale e in un ambiente digitale equo; che promuove la partecipazione allo spazio pubblico digitale; che aumenta la sicurezza e la protezione e conferisce maggiore autonomia e responsabilità nell’ambiente digitale, in particolare per i bambini e i giovani, garantendo nel contempo il rispetto della vita privata e il controllo individuale sui dati; che promuove la sostenibilità. I vari capitoli della presente dichiarazione dovrebbero costituire un quadro di riferimento olistico e non dovrebbero essere letti isolatamente.

(8)

La presente dichiarazione dovrebbe anche fungere da punto di riferimento per le imprese e altri soggetti interessati nello sviluppo e nella diffusione di nuove tecnologie. A tale riguardo è importante promuovere la ricerca e l’innovazione. Si dovrebbe rivolgere particolare attenzione anche alle PMI e alle start-up.

(9)

È opportuno rafforzare ulteriormente il funzionamento democratico della società e dell’economia digitali, nel pieno rispetto dello Stato di diritto, dei mezzi di ricorso efficaci e dell’applicazione della legge. La presente dichiarazione non pregiudica i limiti legittimi posti all’esercizio dei diritti al fine di conciliarli con l’esercizio di altri diritti, né le restrizioni necessarie e proporzionate nell’interesse pubblico.

(10)

La dichiarazione si basa segnatamente sul diritto primario dell’UE, in particolare sul trattato sull’Unione europea, sul trattato sul funzionamento dell’Unione europea, sulla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea nonché sul diritto derivato e sulla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea. Trae inoltre spunto dal pilastro europeo dei diritti sociali e lo integra. Ha natura dichiarativa e, in quanto tale, non incide sul contenuto delle norme giuridiche o sulla loro applicazione.

(11)

L’UE dovrebbe promuovere la dichiarazione nelle relazioni con altre organizzazioni internazionali e con i paesi terzi, anche prendendo in considerazione tali diritti e principi nelle sue relazioni commerciali, affinché i principi guidino i partner internazionali verso una trasformazione digitale che metta al centro le persone e i loro diritti umani universali in tutto il mondo. La dichiarazione dovrebbe servire in particolare da riferimento per le attività svolte nel contesto delle organizzazioni internazionali, quali la realizzazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, come pure l’approccio multipartecipativo alla gestione di internet.

(12)

La promozione e l’attuazione della dichiarazione rappresentano un impegno politico e una responsabilità che condividono l’UE e gli Stati membri nell’ambito delle rispettive competenze e nel pieno rispetto del diritto dell’Unione. La Commissione riferirà periodicamente al Parlamento e al Consiglio in merito ai progressi compiuti. Gli Stati membri e la Commissione dovrebbero tenere conto dei principi e dei diritti digitali sanciti nella presente dichiarazione quando cooperano per conseguire le finalità generali stabilite nella decisione sul programma strategico per il 2030 «Percorso per il decennio digitale».

Dichiarazione sui diritti e i principi digitali per il decennio digitale

Il nostro obiettivo è di promuovere un modello europeo per la trasformazione digitale, che metta al centro le persone, sia basato sui valori europei e sui diritti fondamentali dell'UE, riaffermi i diritti umani universali e apporti benefici a tutte le persone, alle imprese e alla società nel suo complesso.

Dichiariamo pertanto quanto segue:

CAPITOLO I

Mettere le persone al centro della trasformazione digitale

1.

Le persone sono al centro della trasformazione digitale nell’Unione europea. La tecnologia dovrebbe essere al servizio e andare a beneficio di tutte le persone che vivono nell’UE, mettendole nelle condizioni di perseguire le loro aspirazioni, in tutta sicurezza e nel pieno rispetto dei loro diritti fondamentali.

Ci impegniamo a:

a)

rafforzare il quadro democratico per una trasformazione digitale che vada a beneficio di ogni persona e migliori la vita tutte le persone che vivono nell'UE;

b)

adottare le misure necessarie per garantire che i valori dell'UE e i diritti delle persone riconosciuti dal diritto dell'Unione siano rispettati online così come offline;

c)

promuovere e garantire un'azione responsabile e diligente da parte di tutti gli attori, pubblici e privati, nell'ambiente digitale;

d)

promuovere attivamente questa visione della trasformazione digitale, anche nelle relazioni internazionali.

CAPITOLO II

Solidarietà e inclusione

2.

La tecnologia dovrebbe essere utilizzata per unire le persone, e non per dividerle. La trasformazione digitale dovrebbe contribuire a una società e a un’economia eque e inclusive nell’UE.

Ci impegniamo a:

a)

garantire che la progettazione, lo sviluppo, la diffusione e l'utilizzo di soluzioni tecnologiche rispettino i diritti fondamentali, consentano l'esercizio di tali diritti e promuovano la solidarietà e l'inclusione;

b)

perseguire una trasformazione digitale che non lasci indietro nessuno. Essa dovrebbe andare a beneficio di tutti, realizzare la parità di genere e includere in particolare gli anziani, le persone che vivono nelle zone rurali, le persone con disabilità, le persone emarginate, vulnerabili o prive di diritti, così come coloro che agiscono per loro conto, e dovrebbe inoltre promuovere la diversità culturale e linguistica;

c)

sviluppare quadri adeguati affinché tutti gli operatori del mercato che traggono vantaggio dalla trasformazione digitale si assumano le proprie responsabilità sociali e contribuiscano in modo equo e proporzionato ai costi delle infrastrutture, dei servizi e dei beni pubblici, a beneficio di tutte le persone che vivono nell'UE.

Connettività

3.

Ogni persona, ovunque nell’UE, dovrebbe avere accesso alla connettività digitale ad alta velocità a prezzi accessibili.

Ci impegniamo a:

a)

garantire l'accesso a una connettività di elevata qualità, con la disponibilità di un accesso a internet, per tutte le persone, ovunque nell'UE, comprese le persone a basso reddito;

b)

proteggere e promuovere un'internet neutra e aperta in cui le applicazioni, i servizi e i contenuti non siano bloccati o degradati in modo ingiustificato.

Istruzione, formazione e competenze digitali

4.

Ogni persona ha diritto all’istruzione, alla formazione e all’apprendimento permanente e dovrebbe poter acquisire tutte le competenze digitali di base e avanzate.

Ci impegniamo a:

a)

promuovere un'istruzione e una formazione digitali di elevata qualità, anche al fine di colmare il divario digitale di genere;

b)

sostenere gli sforzi intesi a consentire a tutti i discenti e gli insegnanti di acquisire e condividere le capacità e le competenze digitali necessarie, tra cui l'alfabetizzazione mediatica e il pensiero critico, per partecipare attivamente all'economia, alla società e ai processi democratici;

c)

promuovere e sostenere gli sforzi volti a dotare tutti gli istituti di istruzione e formazione di connettività, infrastrutture e strumenti digitali;

d)

dare a ogni persona la possibilità di adattarsi ai cambiamenti introdotti dalla digitalizzazione del lavoro attraverso il miglioramento delle competenze e la riqualificazione professionale.

Condizioni di lavoro giuste ed eque

5.

Ogni persona ha diritto a condizioni di lavoro eque, giuste, sane e sicure e a una protezione adeguata nell’ambiente digitale come nel luogo di lavoro fisico, indipendentemente dalla sua situazione occupazionale, dalle modalità o dalla durata dell’occupazione.

6.

I sindacati e le organizzazioni di datori di lavoro svolgono un ruolo importante nella trasformazione digitale, in particolare in relazione alla definizione di condizioni di lavoro giuste ed eque, anche per quanto riguarda l’utilizzo degli strumenti digitali sul luogo di lavoro.

Ci impegniamo a:

a)

garantire che tutte le persone abbiano la possibilità di disconnettersi e godano di garanzie per l'equilibrio tra vita professionale e vita privata in un ambiente digitale;

b)

garantire che, nell'ambiente di lavoro, gli strumenti digitali non mettano in alcun modo a rischio la salute fisica e mentale dei lavoratori;

c)

garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori nell'ambiente digitale, compresi il diritto al rispetto della vita privata e il diritto di associazione, il diritto di contrattazione e azione collettiva, nonché la protezione dalla sorveglianza illecita e ingiustificata;

d)

garantire che l'utilizzo dell'intelligenza artificiale sul luogo di lavoro sia trasparente e segua un approccio basato sul rischio e che siano adottate le corrispondenti misure di prevenzione per mantenere un ambiente di lavoro sicuro e sano;

e)

provvedere in particolare affinché sia garantita la sorveglianza umana nelle decisioni importanti che interessano i lavoratori e questi ultimi siano, in generale, informati del fatto di stare interagendo con sistemi di intelligenza artificiale.

Servizi pubblici digitali online

7.

Ogni persona dovrebbe avere accesso online ai servizi pubblici principali nell’UE. A nessuno deve essere chiesto di fornire dati più spesso di quanto necessario durante l’accesso ai servizi pubblici digitali e il loro utilizzo.

Ci impegniamo a:

a)

garantire che a tutte le persone che vivono nell'UE sia offerta la possibilità di utilizzare un'identità digitale accessibile, volontaria, sicura e affidabile, che dia accesso a un'ampia gamma di servizi online;

b)

garantire l'accessibilità e il riutilizzo su vasta scala delle informazioni della pubblica amministrazione;

c)

agevolare e sostenere in tutta l'UE un accesso fluido, sicuro e interoperabile a servizi pubblici digitali concepiti per soddisfare le esigenze delle persone in modo efficiente, compresi in particolare i servizi sanitari e assistenziali digitali, segnatamente l'accesso alle cartelle cliniche elettroniche.

CAPITOLO III

Libertà di scelta

Interazioni con algoritmi e sistemi di intelligenza artificiale

8.

L’intelligenza artificiale dovrebbe fungere da strumento per le persone, con l’obiettivo ultimo di aumentare il benessere umano.

9.

Ogni persona dovrebbe essere messa nelle condizioni di godere dei benefici offerti dai sistemi algoritmici e di intelligenza artificiale, anche compiendo le proprie scelte informate nell’ambiente digitale, e rimanendo al contempo protetta dai rischi e dai danni alla salute, alla sicurezza e ai diritti fondamentali.

Ci impegniamo a:

a)

promuovere sistemi di intelligenza artificiale antropocentrici, affidabili ed etici nell'intero corso del loro sviluppo, della loro diffusione e del loro utilizzo, in linea con i valori dell'UE;

b)

garantire un livello adeguato di trasparenza in merito all'uso degli algoritmi e dell'intelligenza artificiale e fare in modo che le persone siano autonome e responsabili quando li utilizzano e informate quando interagiscono con essi;

c)

garantire che i sistemi algoritmici siano basati su insiemi di dati adeguati al fine di evitare discriminazioni e consentano la supervisione umana di tutti i risultati che interessano la sicurezza e i diritti fondamentali delle persone;

d)

garantire che le tecnologie come l'intelligenza artificiale non siano utilizzate per pregiudicare le scelte delle persone, ad esempio per quanto riguarda la salute, l'istruzione, l'occupazione e la vita privata;

e)

prevedere garanzie e adottare misure adeguate, anche promuovendo norme affidabili, al fine di assicurare che, in ogni momento, l'intelligenza artificiale e i sistemi digitali siano sicuri e vengano utilizzati nel pieno rispetto dei diritti fondamentali;

f)

adottare misure per garantire che la ricerca sull'intelligenza artificiale rispetti i più elevati principi etici e il diritto pertinente dell'UE.

Un ambiente digitale equo

10.

Ogni persona dovrebbe essere in grado di scegliere realmente e liberamente quali servizi online utilizzare, sulla base di informazioni obiettive, trasparenti, facilmente accessibili e affidabili.

11.

Ogni persona dovrebbe avere la possibilità di competere lealmente e innovare nell’ambiente digitale. Tutto ciò dovrebbe apportare benefici anche alle imprese, comprese le PMI.

Ci impegniamo a:

a)

garantire un ambiente digitale sicuro e protetto, basato sulla concorrenza leale, in cui siano tutelati i diritti fondamentali, siano garantiti i diritti degli utenti e la protezione dei consumatori nel mercato unico digitale e siano ben definite le responsabilità delle piattaforme, in particolare dei grandi operatori e dei gatekeeper;

b)

promuovere l'interoperabilità, la trasparenza, le tecnologie aperte e gli standard aperti come modo per rafforzare ulteriormente la fiducia nella tecnologia e la capacità dei consumatori di compiere scelte autonome e informate.

CAPITOLO IV

Partecipazione allo spazio pubblico digitale

12.

Ogni persona dovrebbe avere accesso a un ambiente digitale affidabile, diversificato e multilingue. L’accesso a contenuti diversificati contribuisce a un dibattito pubblico pluralistico e alla partecipazione effettiva alla democrazia in modo non discriminatorio.

13.

Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione e di informazione, nonché alla libertà di riunione e di associazione nell’ambiente digitale.

14.

Ogni persona dovrebbe poter accedere alle informazioni su chi possiede e controlla i servizi mediatici che utilizza.

15.

Le piattaforme online, in particolare le piattaforme online di dimensioni molto grandi, dovrebbero sostenere il libero dibattito democratico online. Visto il ruolo svolto dai loro servizi nel plasmare l’opinione pubblica e il dibattito pubblico, le piattaforme online di dimensioni molto grandi dovrebbero attenuare i rischi derivanti dal funzionamento e dall’uso dei loro servizi, anche in relazione alle campagne di disinformazione e cattiva informazione, e tutelare la libertà di espressione.

Ci impegniamo a:

a)

continuare a salvaguardare tutti i diritti fondamentali online, in particolare la libertà di espressione e di informazione, compresi la libertà e il pluralismo dei media;

b)

sostenere lo sviluppo e l'utilizzo ottimale delle tecnologie digitali per stimolare il coinvolgimento delle persone e la partecipazione democratica;

c)

adottare misure proporzionate volte a contrastare tutte le forme di contenuti illegali, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali, compreso il diritto alla libertà di espressione e di informazione, senza imporre obblighi generali di sorveglianza o forme di censura;

d)

creare un ambiente digitale in cui le persone siano protette dalla disinformazione, dalla manipolazione delle informazioni e da altre forme di contenuti dannosi, comprese le molestie e la violenza di genere;

e)

sostenere l'accesso effettivo a contenuti digitali che rispecchino la diversità culturale e linguistica nell'UE;

f)

conferire alle persone maggiore autonomia e responsabilità affinché compiano scelte liberamente determinate e specifiche e limitare lo sfruttamento delle vulnerabilità e dei pregiudizi, in particolare attraverso la pubblicità mirata.

CAPITOLO V

Sicurezza, protezione e conferimento di maggiore autonomia e responsabilità

Un ambiente digitale sicuro, protetto e tutelato

16.

Ogni persona dovrebbe avere accesso a tecnologie, prodotti e servizi digitali che siano sicuri e protetti e tutelino la vita privata fin dalla progettazione, traducendosi in un elevato livello di riservatezza, integrità, disponibilità e autenticità delle informazioni trattate.

Ci impegniamo a:

a)

adottare ulteriori misure per promuovere la tracciabilità dei prodotti e assicurare che nel mercato unico digitale siano offerti solo prodotti sicuri e conformi alla legislazione dell'UE;

b)

proteggere gli interessi delle persone, delle imprese e delle istituzioni pubbliche dai rischi di cibersicurezza e dalla criminalità informatica, anche per quanto riguarda le violazioni dei dati e i furti o le manipolazioni dell'identità, il che comprende requisiti di cibersicurezza per i prodotti connessi immessi sul mercato unico;

c)

contrastare coloro che cercano di compromettere, all'interno dell'UE, la sicurezza online e l'integrità dell'ambiente digitale o che promuovono la violenza e l'odio attraverso strumenti digitali, e chiamarli a rispondere delle loro azioni.

Vita privata e controllo individuale sui dati

17.

Ogni persona ha diritto al rispetto della vita privata e alla protezione dei propri dati personali. Quest’ultimo diritto prevede anche che i singoli individui abbiano il controllo di come sono utilizzati i propri dati e con chi sono condivisi.

18.

Ogni persona ha diritto alla riservatezza delle proprie comunicazioni e delle informazioni sui propri dispositivi elettronici e a non essere sottoposta a sorveglianza online illecita, tracciamento pervasivo illecito o misure di intercettazione.

19.

Ogni persona dovrebbe essere in grado di determinare la propria eredità digitale e decidere cosa succede, dopo la sua morte, ai propri account personali e alle informazioni che la riguardano.

Ci impegniamo a:

a)

garantire che ogni persona abbia un controllo effettivo sui propri dati personali e non personali, in linea con le norme dell'UE in materia di protezione dei dati e il pertinente diritto dell'UE;

b)

garantire l'effettiva possibilità per i singoli individui di trasferire facilmente i propri dati personali e non personali tra diversi servizi digitali, in linea con i diritti di portabilità;

c)

proteggere efficacemente le comunicazioni dall'accesso non autorizzato di terzi;

d)

vietare l'identificazione illecita e la conservazione illecita delle registrazioni delle attività.

Protezione dei bambini e dei giovani e conferimento di maggiore autonomia e responsabilità nell'ambiente digitale

20.

I bambini e i giovani dovrebbero essere messi nelle condizioni di compiere scelte sicure e informate e di esprimere la propria creatività nell’ambiente digitale.

21.

Si dovrebbero migliorare le esperienze, il benessere e la partecipazione all’ambiente digitale dei bambini e dei giovani attraverso materiali e servizi adeguati all’età.

22.

Occorre prestare particolare attenzione al diritto dei bambini e dei giovani di essere protetti da tutti i reati commessi attraverso le tecnologie digitali o facilitati da tali tecnologie.

Ci impegniamo a:

a)

offrire a tutti i bambini e i giovani opportunità per acquisire le necessarie capacità e competenze, tra cui l'alfabetizzazione mediatica e il pensiero critico, per navigare e interagire nell'ambiente digitale in modo attivo e sicuro e per compiere scelte informate;

b)

promuovere esperienze positive per i bambini e i giovani in un ambiente digitale sicuro e adeguato all'età;

c)

proteggere tutti i bambini e i giovani dai contenuti dannosi e illegali, dallo sfruttamento, dalla manipolazione e dagli abusi online e impedire che lo spazio digitale sia utilizzato per commettere o facilitare reati;

d)

proteggere tutti i bambini e i giovani dal tracciamento, dalla profilazione e dal targeting illegali, in particolare a fini commerciali;

e)

coinvolgere i bambini e i giovani nell'elaborazione delle politiche digitali che li riguardano.

CAPITOLO VI

Sostenibilità

23.

Per evitare danni significativi all’ambiente, e al fine di promuovere l’economia circolare, i prodotti e i servizi digitali dovrebbero essere progettati, prodotti, utilizzati, riparati, riciclati e smaltiti in modo da attenuare il loro impatto negativo sull’ambiente e sulla società ed evitare l’obsolescenza prematura.

24.

Ogni persona dovrebbe avere accesso a informazioni precise e di facile comprensione sull’impatto ambientale e sul consumo energetico dei prodotti e dei servizi digitali, nonché sulla loro riparabilità e sul loro ciclo di vita, in modo da essere in grado di compiere scelte responsabili.

Ci impegniamo a:

a)

favorire lo sviluppo e l'utilizzo di tecnologie digitali sostenibili che abbiano un impatto negativo minimo sulla società e sull'ambiente;

b)

incentivare scelte di consumo e modelli aziendali sostenibili e promuovere un comportamento sostenibile e responsabile delle imprese lungo tutte le catene globali del valore dei prodotti e dei servizi digitali, anche per contrastare il lavoro forzato;

c)

promuovere lo sviluppo, la diffusione e l'uso attivo di tecnologie digitali innovative con un impatto positivo sull'ambiente e sul clima, al fine di accelerare la transizione verde;

d)

promuovere norme e marchi di sostenibilità per i prodotti e i servizi digitali.


(1)  2020/2216(INI); 2020/2018(INL); 2020/2019(INL); 2020/2012(INL); 2020/2014(INL); 2020/2015 (INI); 2020/2017 (INI); 2019/2186(INI); 2019/2181(INL); 2022/2266 (INI).




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