Deboli, svantaggiati  -  Redazione P&D  -  20/02/2023

Diritti in movimento, tramite l'avv. Elena Dalla Santa, interviene in una vicenda veneziana

Spett.Le AITSaM,

l'associazione Diritti in movimento, che mira ad occuparsi organicamente dei diritti delle persone fragili attraverso progetti apartitici, rappresentata in questa sede dalla sottoscritta. 

espone:

siamo stati di recente e reiteratamente raggiunti da allarmate segnalazioni circa una persona che verserebbe in condizioni di gravi difficoltà.

Si tratta del sig A. B., nato a Venezia,  quivi residente, affetto da invalidità psichica nella misura del 100%, già noto alle Forze dell’Ordine per pregresse vicende di cui a suo tempo si  occupò la stampa locale /allegato 1).

A quanto riferito dal comitato dei vicini e residenti nella zona, il sig B. sarebbe solito esternare opinioni personali su personaggi pubblici (Agnelli, Kennedy, Volpi) giungendo talvolta ad  imbrattare i muri della zona S. Beneto (sarebbero attribuibili alla sua mano  le scritte apparse recentemente).

Si aggirerebbe spaventando i passanti anche per l’inconsueto abbigliamento, mimando gesti sessuali  e giungendo talvolta a vere e proprie aggressioni verbali o fisiche per le quali sarebbero anche state proposte querele.

Il suo appartamento si troverebbe in stato di grave disordine ed incuria; in quanto non risulterebbe  assistito né da personale  retribuito né da cure familiari sebbene risulti seguito dai Servizi Sociali.

Al momento delle segnalazioni, venivano tentati dei contatti con i familiari.

Si poteva apprendere così che il caregiver, un  fratello sacerdote, era prematuramente deceduto nel corso del 2022, lasciando  A.in uno stato di profonda prostrazione (di cui aveva dato conto anche nella sua pagina Facebook).

Nel periodo successivo avrebbe patito plurimi episodi di grave scompenso psichico con riferiti ricoveri ospedalieri. 

A fronte del peraltro comprensibile allarme sociale suscitato dalle intemperanze lamentate, questa Associazione intende sottolineare lo stato di grave incuria in cui versa un soggetto così fragile e in  difficoltà, il che impone, nel rispetto degli scopi statutari del movimento, una segnalazione alla competente autorità giudiziaria.

In virtù dei precedenti intercorsi e della preziosa fattività dimostrata dalla Associazione Italiana Tutela Salute Mentale, se ne  chiede l’interessamento per tutelare gli interessi del sig. A. B. per il tramite di una possibile ammissione – ove ne venissero riscontrati i requisiti -  al beneficio dell’amministrazione di sostegno, misura che, lungi dall’incapacitare un soggetto recalcitrante, può fornirgli, auspicabilmente in risposta alle sue stesse  aspirazioni re in armonia con queste, un progetto di vita che includa la cura e la riabilitazione.

A completamento, ci si permette rappresentare che l’avv. R. C. del foro di Venezia già difensore del sig. A.B. con il quale, nonostante la conclusione dell’incarico e a distanza di anni, si è mantenuto un reciproco rapporto di fiducia e stima, ancorchè sporadico, contattata dalla sottoscritta personalmente  si è detta disponibile ad assumere eventualmente l’ufficio di amministratore di sostegno, a condizione che la sua designazione trovi concorde l’interessato. 

Si rimane a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, nell’auspicio di un felice esito della presente segnalazione nell’esclusivo interesse della persona fragile e per la tutela dei suoi diritti fondamentali.

 




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