Biodiritto, bioetica  -  Redazione P&D  -  26/09/2023

Friuli Venezia Giulia - fine vita, entro otto mesi la legge sarà discussa in commissione

LA PROCEDURA PREVISTA DOPO IL VIA LIBERA DELLA COMMISSIONE DI GARANZIA ALLA PROPOSTA DI INIZIATIVA POPOLARE

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Entro otto mesi la legge regionale sul fine vita sarà discussa - e dunque promossa o bocciata - dalla Commissione sanità del Consiglio di piazza Oberdan, nella cui Aula poi il testo potrà andare in discussione. La Commissione di garanzia del Friuli Venezia Giulia ha infatti dichiarato all’unanimità ammissibile la proposta di legge di iniziativa popolare “Liberi Subito” elaborata dall’associazione Luca Coscioni, che aveva depositato lo scorso 11 agosto 8.266 firme a sostegno del testo in cui si chiedono «procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito». Il Consiglio regionale può così procedere con l’iter legislativo verso la discussione della legge che - spiega l’associazione Coscioni - propone di «definire il rispetto e la diretta applicazione di procedure e tempi di verifica delle condizioni e modalità di accesso alla morte assistita» come delineato dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale. «Nel vuoto nazionale sul tema è urgente che le Regioni si attrezzino: per non lasciare senza risposta persone costrette a subire sofferenze insopportabili» commentano Marco Cappato e Filomena Gallo, tesoriere e segretaria dell’associazione Coscioni.

Il via libera della Commissione di garanzia, presieduta da Dario Grohmann consente al Consiglio regionale di procedere con l’iter indicato dalla norma regionale 05/2003. Entro dieci giorni, in particolare, la discussione sarà assegnata alla Terza Commissione, quella appunto che si occupa di Sanità. La quale, a sua volta, avrà come detto otto mesi per valutare il testo verso un’eventuale discussione in Aula. La legge “Liberi subito”, se approvata, «non stabilirebbe un nuovo diritto a ottenere l’aiuto alla morte volontaria» ma «si limiterebbe a garantire tempi e procedure certe - precisano Cappato e Gallo - per dare risposta a persone che chiedono di interrompere la propria vita».

La delibera della Commissione di garanzia è dunque «un passo per l’attuazione di un diritto che vede la popolazione favorevole in maniera trasversale» commenta il consigliere regionale del Patto Enrico Bullian, primo firmatario di un’analoga mozione sul fine vita. Mozione sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione, e la cui discussione è stata rinviata a fine novembre. Il presidente della Terza Commissione Carlo Bolzonello (lista Fedriga presidente) fa sapere però che già lo scorso luglio, e «senza aspettare che ci fosse il deposito della proposta di legge», aveva provveduto ad «avviare quanto necessario ad affrontare il tema», rispondendo così al mandato del Consiglio regionale che dopo la presentazione della mozione di Bullian nella seduta di luglio aveva all’unanimità chiesto un approfondimento sul tema. Nell’ultima riunione della Commissione sanità, il 7 settembre - aggiunge ancora Bolzonello - «sono stati invitati i componenti a individuare i soggetti interessati»; il 26 settembre provvederà quindi «a dare mandato per l’organizzazione di sedute necessarie» a «dare strumenti utili al Consiglio regionale rispetto a mozione e proposta di legge popolare» sul fine vita




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