Varie  -  Redazione P&D  -  26/05/2023

I bulli dovranno aiutare le proprie vittime: lo prevede una nuova legge bipartisan

Anche gli istituti scolastici dovranno adottare un codice per la prevenzione di questo fenomeno

---

I ragazzi «bulli» potranno essere obbligati a seguire, sotto il controllo dei servizi sociali, un «percorso rieducativo» che includerà anche aspetti «riparativi» verso le loro vittime, e che potrà prevedere anche il coinvolgimento dei genitori del «bullo», se il problema riguarda anche la famiglia. È uno degli elementi più incisivi del testo unificato della proposta di legge per il contrasto al bullismo e ciberbullismo, adottato all'unanimità dalle Commissioni Affari sociali e Giustizia della Camera.

----

Ora il testo sarà sottoposto agli emendamenti, ma il primo via libera bipartisan, prefigura un percorso rapido. Il testo unificato nasce dalla sintesi di tre proposte di legge di Devis Dori (Avs), Pietro Pittalis (Fi) e Ciro Maschio (Fdi), e rispetto ad una prima versione sono state espunte le norme penali, privilegiando quelle preventive e rieducative. infatti prevista l'istituzione presso il Ministero dell'Istruzione di un tavolo tecnico in cui coinvolgere anche associazioni e provider di internet, che rediga un piano per la prevenzione di questi fenomeni, compreso un codice di autoregolamentazione delle piattaforme social.

---

Anche gli istituti scolastici dovranno adottare un codice per la prevenzione di questi due fenomeni. Nel caso, poi, in cui il dirigente scolastico venga a conoscenza di episodi di bullismo dovrà informare «tempestivamente i genitori dei minori coinvolti» e «promuove adeguate iniziative di carattere educativo nei riguardi dei minori coinvolti in percorsi di mediazione scolastica».

----

Nei casi più gravi in cui «le iniziative di carattere educativo non abbiano prodotto esito positivo, il dirigente scolastico riferisce alle autorità competenti anche per l'eventuale attivazione delle misure rieducative». Qui entra in gioco il tribunale per i minori che può «disporre, previo ascolto del minorenne e dei genitori, lo svolgimento di un progetto di intervento educativo con finalità rieducativa e riparativa sotto la direzione e il controllo dei servizi sociali»; percorso in cui, se necessario, vengono coinvolti i genitori del «bullo».

---

Tuttavia al termine del percorso rieducativo e riparativo il tribunale farà comunque una verifica, e potrà anche decidere di far proseguire il programma e, nel caso in cui ci sia un problema da parte dei genitori, potrà disporre l'affidamento del minore ai servizi sociali o il collocamento in una comunità.

 

 




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film