La dottrina del cielo sgretolato,
a stracci, tra luce poc"anzi al crepuscolo
e densi riflessi reali di nubi,
come vernice sulle gote dell"universo al tramonto
di un tempo frammentato e perso. Debod,
templo de Debod, docilmente ansimavi
oltre i miei ovattati desii, sui miei passi soffusi. In un
semidolente volere confuso,
tra vastità di sogni di forza e speranza di lotta. E
intanto il venticello carezza e palpa
in moto leggero
e ondulato, regolare, le deliziose zolle di basse acque
stagnate tra evocazioni di spiriti ed ère lontane.
Ti illumini, templo de Debod;
mi illumini. E questa vita
procede in una serata che or or condensa
il mio avvenir.
Giovedì 21 Agosto 2014 – ore 20:56 a Madrid al templo de Debod
Luigi Trisolino