Stranieri, immigrati  -  Redazione P&D  -  11/11/2022

Migranti, Italia già isolata in Europa

RISCHIO BOOMERANG PER LA MELONI

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La nave Ocean Viking della ong Sos Mediterranee è a Tolone. Ma la crisi diplomatica con la Francia è pericolosa per noi. La lotta intestina Meloni-Salvini.

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La nave Ocean Viking della ong Sos Mediterranee, con a bordo 230 migranti, 57 dei quali bambini, è attraccata al porto militare di Tolone verso le 8.30 di questa mattina. I profughi sono stati autorizzati a sbarcare “a titolo eccezionale” in virtù di un “dovere umanitario”, come ha spiegato ieri il ministro degli Interni, Gerald Darmanin. Resta invece la ferita della rottura tra Italia e Francia, che rischia ora di avere pericolose ripercussioni soprattutto per il nostro paese.

 

“L’Italia è stata molto disumana” e “le autorità italiane si sono dimostrate non professionali” rispetto all’emergenza migranti, “persone non pericolose”. Lo ha detto il ministro degli Interni francese Gerald Darmani, nel corso di un’intervista all’emittente Tf1, a seguito della vicenda Ocean Viking. “Ci saranno conseguenze”, ha aggiunto annunciando l’invio di “500 poliziotti francesi al confine italiano per controllare meglio le nostre frontiere”.

 

Sospeso l’accoglimento di 3.500 rifugiati al momento in Italia.

Il ministro ha comunicato l’intenzione di non procedere alla prevista rilocalizzazione dei rifugiati dall’Italia entro il 2023 ed ha esortato gli altri Paesi partecipanti al meccanismo a fare lo stesso, nel quadro della crisi aperta dalla vicenda Ocean Viking. “La Francia sospende l’insieme delle redistribuzioni dei 3500 rifugiati a beneficio dell’Italia e chiama tutti gli altri partecipanti al meccanismo europeo, soprattutto la Germania, a fare altrettanto” ha detto Darmanin.

 

I francesi ricordano che l’Italia non ha accolto nessuna delle 43 richieste rivolte da Ocean Viking, ed è per questo che dopo 20 giorni martedì la ong SOS Méditerranée si è rivolta alla Francia e la nave ha fatto rotta verso la Corsica. Secondo le regole europee, ricorda Darmanin, i 243 passaggeri a bordo della nave avrebbero dovuto sbarcare nel porto sicuro più vicino, quindi in Italia, e quel punto la Francia avrebbe accolto un terzo dei passaggeri mentre un altro terzo sarebbe stato redistribuito in Germania.




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