-  Menin Alessandro  -  21/12/2013

REQUIEM PER IL RISARCIMENTO DEI DANNI DA SINISTRO STRADALE E PER ALTRI DIRITTI COSTITUZIONALMENTE TUTELATI - Alessandro MENIN

Riflessioni sull"articolo 8 del decreto "Destinazione Italia".

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Pur non avendo simpatia per le compagnie di assicurazioni, ho sempre cercato di mantenere una certa imparzialità nel leggere le novità legislative in materia di risarcimento dei danni parimoniali e non patrimoniali derivanti dai sinistri stradali.

La mia formazione universitaria, prima, e professionale, poi, mi ha portato a studiare, analizzare ed applicare le diverse norme che, a più riprese nel corso del tempo, hanno cambiato l"universo risarcitorio che ruota intorno agli incidenti.

Per tale motivo ho visto con favore l"introduzione di una tabella unica per il risarcimento delle lesioni c.d. micropermanenti (con dei dubbi sugli importi) e, di recente, le idee relative ad un registro dei testimoni.

Sono rimasto, però, senza parole, quando ho letto le norme contenute sul decreto legge c.d. "destinazione Italia" relative a questa materia.

Sono ben conscio della potenza della lobby assicurativa, ma ritenevo di vivere, comunque, in uno stato di diritto, ove il compito di un buon governo è quello di mediare tra le esigenze economiche ed i diritti dei propri cittadini.

Purtroppo ho il timore che così non sia (ma spero di venire presto e fortemente sconfessato).

L"articolo 8 del decreto sviluppo ("Destinazione Italia"), approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 13 dicembre, rappresenta, a mio avviso, un inchino, nemmeno velato, alla potenza economica delle compagnie di assicurazione.

Dopo averlo letto non ho potuto che ricercare quelle che erano state le posizioni espresse dalle varie associazioni di categoria che vengono interessate da questo articolo ed ho visto che, in realtà, non sono state minimamente ascoltate, a fronte di una attenta valutazione (ed acccettazione) di quelle che sono state alcune pressanti istanze di ANIA e compagnie assicurative.

Andiamo con ordine e con una premessa.

Tutte le modifiche a cui accennerò sono adottate, secondo quanto si legge sulla relazione illustrativa al decreto legge, "per contenere i costi dell"assicurazione RC-auto, attuando gli interventi già disposti dal precedente Governo e individuando quelli ulteriormente necessari alla riduzione strutturale dei premi di polizza nelle diverse aree del Paese".

Ho la sensazione che non sia così.




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