Amministrazione di sostegno  -  Paolo Cendon  -  14/08/2022

Ufficio Sportello Triangolare per la Fragilità e l'Amministrazione di Sostegno - USTFAS

Da insediare a livello di Comune o di Consorzi di Comuni.

Un’agenzia di supporto affidata al   coordinamento    dall’Assessore alle Politiche Sociali, gestibile eventualmente attraverso un’apposita fondazione, o agenzia, sotto il controllo dell’ente locale.

Composta al suo interno da vari soggetti, pubblici e privati: personale del Comune stesso, rappresentanze degli amministratori di sostegno, operatori del Tribunale, enti della Cooperazione sociale, uffici del Dipartimento di salute mentale della A.S.L., espressioni del volontariato, delle famiglie dei malati di mente, o comunque delle persone anziane, dei portatori di dipendenze, delle persone con disabilità.

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” Non vi spiegherò cari utenti come fare, - questo il motto, - faccio le cose io direttamente, per voi”.

  A monte una legge-quadro nazionale, istitutiva dell’Ustfas per l’intero paese, seguita da leggi regionali di attuazione.

Tre interfacce sociali di riferimento: (a) cittadinanza, famiglie, persone fragili del territorio; (b) ufficio del giudice tutelare, (c) amministratori di sostegno in carica.

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Obiettivi di fondo: accogliere, prendere in carico i non autosufficienti, sgravare il giudice e l’amministratore di sostegno da tutta una serie di mansioni (meccaniche, burocratiche, computerizzabili); consentendo a entrambi di gestire, al meglio, i rapporti personali con gli assistiti (dialogo, ascolto, confidenze, passaggi maieutici, rassicurazioni). 

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  Fra i compiti dell’Ustfas, soprattutto:

-  redazione del testo dei singoli ricorsi giudiziali, dettagliati nell’indicazione del perché si ricorre, espliciti nel suggerimento degli atti da compiere, corredati con la documentazione necessaria;

 - ricerca di notizie, per conto del giudice tutelare, sul conto dei beneficiandi/beneficiari e delle famiglie;

 -  ispezioni, controlli periodici, verifiche di base, sulla condizione degli assistiti;

- sostegno agli amministratori in carica, facendo con loro o al posto loro tutto ciò che si presta sul piano organizzativo (adempimenti con banche, catasto, imposte, ufficio del lavoro, case di riposo, Inps, luce, acqua, gas, farmacie, telefonia, e così via);

  -  servizio di consulenza (medica, psichiatrica, pensionistica, bancaria, assicurativa, psicologica, etc.) a vantaggio degli amministratori;

- organizzazione semestrale, città per città, di corsi di formazione, sia per la cittadinanza, sia per futuri amministratori di sostegno;

 -  tenuta di un telefono verde, con gli opportuni filtri, a beneficio dei singoli amministrati, delle famiglie.

 




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