Cultura, società  -  Maria Rita Mottola  -  28/11/2023

una giornata particolare

25 novembre. Scrivo solo ora perché non amo le giornate dedicate a ... mi sembrano artefatte, inutili, costruite artatamente per sviare l'attenzione sui temi reali, sulla quotidiana lotta per la razionalità. Non ho orrore per la violenza sulle donne? Certo che ho orrore, l'ho vissuta tante volte insieme alle mie clienti, tante volte ho cercato di comprendere e condividere. Ne ho orrore.

Ma per parlare seriamente di un argomento occorre conoscerlo e cercare di capirlo. Non usare frasi stereotipate e vuote, dettate da un sistema che vuole portare il mondo in una certa direzione. Meglio lo vuole fermo, ancorato al ceppo, privo di libero pensiero e soprattutto di pensiero critico. E allora iniziamo da un dato di fatto inconfutabile iniziamo dai numeri con al doverosa quanto scontata premessa che anche un solo gesto di violenza su una donna è un gesto di troppo.

I numeri dicevo. E la fonte, ovviamente ISTAT, istituto di statistica nazionale.

Nel 2021 gli omicidi risultano in lieve calo, ne sono stati commessi 303 (315 nel 2019, 286 nel 2020). In 184 casi le vittime sono uomini e in 119 sono donne. Si arresta il calo degli omicidi di donne e sono in lieve aumento quelli di uomini, che erano invece diminuiti nel 2020 (170). È straniero il 19,1% delle vittime, dato stabile nel tempo, nella maggior parte dei casi (63,8%) uomini. Tra gli italiani i maschi sono il 60% del totale. Ancora in diminuzione gli omicidi dovuti alla criminalità organizzata: 23 nel 2021, pari al 7,6% del totale (29 nel 2019 e 19 del 2020).

Le vittime uccise in una relazione di coppia o in famiglia sono 139 (45,9% del totale), 39 uomini e 100 donne. Il 58,8% delle donne è vittima di un partner o ex partner (57,8% nel 2020 e 61,3% nel 2019). I minorenni sono uccisi da persone che conoscono.

Come possiamo vedere il numero è in lieve calo e come possiamo vedere ben 39 nove uomini sono uccisi in coppia o in famiglia. Sconcertante vero? Ma i numeri non mentono.

Altro dato sconcertante lo stile di scrittura dell'ISTAT che dovrebbe essere asettico. Leggete cosa è scritto: nel 2022 si sono verificati 322 omicidi (+6,2% rispetto al 2021): 126 donne e 196 uomini. Cresce il numero di uomini uccisi da sconosciuti (0,37 per 100mila maschi; 0,27 nel 2021) e di donne uccise da parenti (0,14 per 100mila donne, 0,10 nel 2021). Nei casi in cui si è scoperto l’autore, il 92,7% delle donne è vittima di un uomo, mentre nel caso la vittima sia un uomo nel 94,4% dei casi l’omicida è un uomo. Il 77,6% delle vittime di omicidio è composto da cittadini italiani, il 22,4% da stranieri. Il 92,7% degli italiani è ucciso da italiani (tra le donne il 93,9%) e il 71,6% degli stranieri è ucciso da stranieri.

Sono 61 le donne uccise da un partner o un ex partner, tutti di sesso maschile. Sulla base delle informazioni disponibili si stima che i femminicidi siano 106, sul totale delle 126 donne uccise. Il dato è in linea con quanto rilevato negli ultimi tre anni. Confrontate quanto scritto del 2021 con quanto scritto nel 20022. Le modalità e le parole sono differenti. Avete ancora dubbi che è voluto il cambio di passo? Per esempio nel 2021 si legge "il 58% delle donne è vittima di un partner o di un ex partner ma nel 2022 si legge: Sono 61 le donne uccise da un partner o un ex partner, tutti di sesso maschile. Ecco il cambio di passo, vi suggerisce qualcosa?

Ecco un'immagine tratta dal sito Openpolis (periodo di riferimento 2017-2018) che si occupa di violenza di genere. Come vedete l'Italia non è certamente tra i primi posti occupati nel disonore dai paesi del Nord. Con la precisazione che gli omicidi in Italia dal 2018 tendono a calare. E con l'ulteriore precisazione che gli omicidi sono compiuti nel 2021 in una percentuale pari al 19,1 % di cittadini stranieri mentre la loro presenza in Italia corrispondeva all'8,7%. In numeri? le vittime straniere di omicidi nello stesso anno è pari a 37 uomini e 20 donne.

I numeri sono asettici e noi ci limitiamo a riferirli. Ma ci consentono di fare due precisazioni: non sono giustificate le accuse di italianità al fenomeno orrido degli omicidi di donne e si può togliere ai numeri la loro migliore prerogativa. I numeri sono asettici e raccontano la nuda verità.

Dialoghi - donnadonne

 

 




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