Deboli, svantaggiati  -  Redazione P&D  -  07/06/2023

Violenza sulle donne, ecco le nuove misure

DISTANZA MINIMA DI 500 METRI, INTERVENTO ANCHE SENZA LA DENUNCIA DELLA VITTIMA

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Il disegno di legge verrà portato domani in Consiglio dei ministri: foto e video validi per l'arresto in flagranza, braccialetto elettronico applicato in automatico

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Ammonimento e convocazione in questura anche senza bisogno di denuncia da parte delle donne, applicazione automatica del braccialetto elettronico, distanza minima di 500 metri dalle potenziali vittime, foto e video validi per l'arresto in flagranza di reato. Insieme alla velocizzazione dei tempi per la richiesta di misure cautelari ( 30 giorni) e all'aumento di magistrati specializzati, sono queste le proposte fondanti del disegno di legge che domani verrà portato in Consiglio dei ministri per segnare un ulteriore giro di vite contro la violenza sulle donne.

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Sono 15 gli articoli del disegno di legge proposto insieme dai ministri della Famiglia Eugenia Roccella, dell'Interno Matteo Piantedosi e della Giustizia Carlo Nordio. La bozza è stata portata questa sera all'esame del preconsiglio.

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Due gli articoli scritti dagli uffici legislativi del Viminale: il primo dà più poteri agli interventi preventivi dei questori che adesso, se a conoscenza di atteggiamenti violenti o di minaccia da parte degli uomini ( i cosiddetti reati spia) potranno adottare provvedimenti come l'ammonimento o la convocazione in questura anche senza la querela di parte. Un intervento ritenuto necessario visto che sono ancora la maggior parte le donne che subiscono in silenzio violenze che preludono ad atti più gravi senza trovare il coraggio di denunciare.

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Nuove misure anche per l'utilizzo del braccialetto elettronico che, sempre però su disposizione del tribunale, potrà essere utilizzato per monitorare gli spostamenti di uomini che avranno imposto di mantenersi a distanza ( sempre maggiore) dalla loro potenziale vittima, distanza non solo dalla persona ma anche da tutti i luoghi di potenziali incontri.

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Rilevanti anche le novità sull'arresto finora possibile solo in flagranza di reato. Il nuovo disegno di legge prevede che anche i video o le foto possano essere utilizzati come prova per far scattare l'arresto in flagranza differita. Si legge infatti: "Si considera comunque in stato di flagranza colui il quale, sulla base di documentazione video fotografica o di altra documentazione legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica telematica", dalle quali "emerga inequivocabilmente il fatto, ne risulta autore sempre che l'arresto sia compiuto non oltre il tempo necessario alla sua identificazione e comunque entro le quarantott'ore dal fatto".

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Inoltre, vengono aumentate le pene se il "fatto è commesso nell'ambito della violenza domestica da soggetto già ammonito, anche se la persona offesa è diversa" da quella per cui è scatta la misura. E ancora, tra le novità, si prevede un iter "preferenziale" e più veloce per le misure cautelari, procedimenti per i quali viene disposta la "priorità", disponendo che i pm decidano "con urgenza".

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L'uomo che sarà raggiunto da provvedimenti cautelari dovrà attendere tre anni per la revoca e solo dopo la valutazione della sua partecipazione a percorsi di recupero che dovranno essere frequentati senza interruzioni: basterà infatti una sola assenza per far scattare la revoca della sospensione condizionale della pena.

 

 




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