Cultura, società  -  Redazione P&D  -  27/09/2022

Costringe la convivente a tatuarsi il suo nome sul viso

Depositato il verdetto in Cassazione

Ha deformato il volto della fidanzata mediante lesioni permanenti . Confermata la condanna per un 41enne romano

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Erano andati a vivere insieme, in un centro alle porte di Roma, dopo essersi conosciuti sui social. Una relazione rivelatasi un inferno.  La ragazza è stata prima picchiata, poi maltrattata e infine costretta a farsi tatuare sul viso il nome del suo convivente e altre immagini come croci e lacrime. 

Per l'uomo, un romano di 41 anni, confermata dalla Cassazione la condanna a sei anni e otto mesi di reclusione. La suprema corte ha spiegato che il rapporto tra i due è stato intenso e stabile anche se di breve durata. Di conseguenza è potuta scattare l'accusa di maltrattamenti in famiglia perseguibile d'ufficio visto che la vittima per paura non aveva nemmeno sporto denuncia.  Il quarantunenne è stato condannato anche per aver deformato l'aspetto della ragazza mediante lesioni permanenti al viso.

 




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