Famiglia, relazioni affettive  -  Paolo Cendon  -  15/10/2022

Famiglie felici o quasi  

“POSSIBILE NON SOLTANTO VEDER SCONFITTA LA SOLITUDINE, GRAZIE ALL’AMORE; ANCHE OTTENERE CHE TRISTI INCANTESIMI SI ROMPANO”. 

 Un vedovo malinconico  e una  damigella  di compagnia si conoscono  in Costa azzurra,  colpo di fulmine repentino, in pochi giorni si sposano; dopo qualche inconveniente, dovuto all’ostilità di una cupa governante, potrà  succedere non solo che la sposina prenda in  mano  le redini di casa, ma che affiorino  pure  i    segreti della moglie defunta:  e l’incendio finale al castello, appiccato dalla governante, destinata a morirne,  varrà come  suggello del cambiamento (REBECCA, LA PRIMA MOGLIE).

 

“TALORA VERRANNO A RISOLVERSI, CON L’AMORE RITROVATO, ANCHE PROBLEMI DI TIPO FINANZIARIO”.

 Spaventato dai debiti, un giovane imprenditore  ottiene, grazie ai poteri del  suo angelo custode, che tutto sia come se  lui non fosse   nato; scoprirà  a sue spese che la madre neanche lo riconosce, così, che  la moglie è rimasta una triste zitella, che il borgo   nativo è spadroneggiato da  ribaldi: fortuna che l’angelo revocherà poi quel sortilegio, coi bambini che di nuovo possono abbracciare il padre,  la moglie che spalanca la  casa ad  amici e cittadini,  ciascuno con un  dono; e il  campanello  che tintinna   sull’albero di Natale, quando  l’angelo metterà finalmente  le ali”  (LA VITA È MERAVIGLIOSA).

 

 




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