Cultura, società  -  Redazione P&D  -  13/03/2024

Il Bilancio di Halloween. É tempo di "trick or treating" e di revisioni complessive - Giovani Di Salvo

É tempo di Halloween.
Una volta avremmo detto di "Ogni Santi".
Ma poiché di Santi, di Beati e di virtuosi ve ne sono pochini...!
Beh! Meglio parlare d'altro. Magari di Halloween.
Ad Halloween tanti bambini festeggiano con i propri travestimenti orribili.
Uno zombie, uno stregone, uno scheletro. Un assassino. Un decapitato.
Ed ancora una strega, con il paiolo.
Ecco, in questo contesto surreale, onirico, drammatico e terrorizzante, ricordo la frase di rito "Dolcetto o scherzetto?"
I bambini americani ed il mondo, che condividono le tradizioni contestatrici, ridono e terrorizzano.
I genitori piangono felici e sperano in un futuro migliore.
I condomini ed i vicini di casa, la comunità partecipano entusiasti.
Dicono tra sé e sé:" É il futuro che bussa alle nostre porte ".
Ed aggiungono, anche loro, complici, in inglese perfetto, "Dolcetto o scherzetto?" (per i neofiti: "trick or treating").
É l'usanza tradizionale di Halloween, per i bambini e gli adulti.
In alcuni paesi, in Scozia, nell'Irlanda dal XIX secolo, in Canada, negli U.S.A., in Grecia, in Rodi o chissà dove, durante la sera di Halloween, il 31 ottobre, se vedrete persone in costumi bizzarri, che viaggiano di casa in casa, chiedendo dolcetti, torte dell'anima, danari (e non solo), con la frase "dolcetto o scherzetto?", non abbiate timori.
Partecipiate, entusiasti, fiduciosi e sorridenti.
La vita, in fondo, come disse un noto ideologo, "é un sorriso".




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